Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 27 Settembre 2021

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Il Maestro, riconosciuto Cristo, ha appena ribadito cosa significhi, per lui, essere Cristo, e di essere disposto a morire pur di non cambiare la sua missione di annunciare il vero volto di Dio. Non hanno capito, i discepoli, e non osano porre domande.

Solo che, invece di riflettere su quanto il Signore ha detto, si mettono a fare confronti su chi, fra di loro, sia il piรน grande. Stolti e tardi nel credere alle parole del Signore! Gesรน, ancora una volta, si mette da parte e li invita ad accogliere gli altri come fanno i bambini, con stupore, senza malizia, nel desiderio sincero di stare insieme.

Questo ci rende grandi: tornare allโ€™essenziale, demolire le tante sovrastrutture che rallentano le nostre relazioni, toglierci le maschere che quotidianamente indossiamo, mettere fra parentesi titoli, conoscenze, studi, per tornare ad essere semplicemente uomini. Anche nella Chiesa.