Erode cerca Gesù. Fatto fuori un profeta, per sicurezza vuole sbarazzarsi anche del secondo, non si sa mai. Triga e complotta per restare a galla, il tetrarca, odiato e temuto dal suo popolo, pallida ombra di quel gigante che fu suo padre, ne sa imitare solo la ferocia intrisa però di inutile stupidità .
Stupido come una volpe che, nel linguaggio biblico, è un animale disprezzato e pavido. No, non fugge il Maestro, non teme gli erodi di turno, non si lascia spaventare dalle minacce. Sa dove deve andare, sa che il tempo è segnato, è colmo di Dio, sa dove finirà la sua missione di vita.
Sa perché è tutto rivolto ad adempiere la volontà di Dio, non certo, come Erode, a maneggiare il briciolo di potere che detiene. È libero, il Signore, e coloro che pensano di essere temuti, come Erode, oggi li ricordiamo solo per avere incrociato malamente la vicenda del Signore. Dio ha un progetto di salvezza sull’umanità e nulla, mai, lo potrà fermare.
E noi, se lo desideriamo, ne possiamo far parte. Anche oggi.
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