Siamo cosรฌ ossessionati dal giudizio! Passiamo la vita a giudicare, a fare esami, a rilasciare patentini (quasi mai richiesti)! Giudichiamo noi stessi impietosamente, non ci piacciamo, non amiamo veramente quello che siamo.
La vulgata contemporanea descrive il nostro mondo come superficiale, ego-riferito, narcisista. Io invece continuo ad incontrare persone che, dietro la crosta, si odiano, non si piacciono, non si accolgono, non si accettano; persone che non vorrebbero essere ciรฒ che sono. E giudichiamo anche gli altri, forse per emergere, per dimostrare che, se non siamo migliori degli altri, almeno non siamo peggiori, e nessuno puรฒ scampare a questo miserrimo destino.
Giudichiamo anche Dio, considerando incomprensibili quelle che in qualche modo pensiamo essere sue scelte: perchรฉ permette la morte degli innocenti, e la vittoria dei malvagi? In fondo, in un angolo recondito del nostro devoto cuore, pensiamo che Dio potrebbe gestire meglio la questione, darsi maggiormente da fareโฆ tant’รจ: giudichiamo tutto e tutti, sempre, H24, sottoponendo ad esame ogni atteggiamento, pensiero, persona, un immenso, sfinente giudizio universale.
Gesรน, oggi, ci propone di entrare in un’altra logica: di guardare a noi e agli altri con lo sguardo di Dio. Che vede una focaccia lร dove c’รจ il seme di un grano. Che vede un capolavoro lร dove c’รจ una tela bianca. Che vede un santo lร dove tutti vedono solo un peccatore. Giudicare sรฌ, se proprio non riusciamo ad astenerci dal farlo, ma con la leggerezza che solo Dio ci sa insegnare.
La leggerezza di chi ama senza porre condizioni. E per farlo dobbiamo imparare ad essere umili, cioรจ concreti, fecondi come feconda รจ la terra, l’humus.
- Pubblicitร -
Umiltร che non รจ la depressione dei cattolici che pensano di far piacere al Dio che li ha creati meraviglia dicendo che non valgono niente. Ma che รจ la crescente e concreta consapevolezza di sapere dove essere, dove stare, con chi stare. Allora, vedendo la trave che portiamo nell’occhio, impareremo a guardare col cuore.
โ๏ธย Commento al brano del Vangelo di:ย ย โย Mt 7,1-5
Il blog di Paolo | LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO DEL GIORNO



