Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 26 Aprile 2022

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Soffia, il vento dello Spirito e ti porta dove nemmeno sai. Soffia quando meno te lo aspetti e ribalta le vite, allarga gli orizzonti e le prospettive. Soffia su Nicodemo, figura del popolo giudaico che ancora non riesce ad accogliere la destabilizzante novità del Vangelo.

Soffia sulle nostre comunità talora affaticate, claudicanti, refrattarie al cambiamento. Si può rinascere dall’alto, certo, cambiare prospettiva, mentalità, convertirsi, infine, dando retta alla testimonianza di colui che proviene da Dio, il Signore Gesù.

Lui parla delle cose del cielo perché lui e il Padre sono una cosa sola. E ha dato testimonianza della verità delle sue parole quando si è donato totalmente, come il serpente di bronzo innalzato da Mosè nel deserto e capace di guarire gli israeliti dal veleno dei serpenti. Anche noi abbiamo innalzato lo sguardo verso l’appeso, riconoscendovi l’inviato di Dio.

E, se lo abbiamo capito, sul serio, è perché soffia, il vento dello Spirito.