Stiamo attenti a come ascoltiamo. Perchรฉ se ascoltiamo come gli apostoli che non capiscono quando Gesรน parla del dono di sรฉ e litighiamo sui primi posti, spegniamo la fiamma della testimonianza, altro che porla in alto! E stiamo attenti a pensare di essere giร sufficientemente progrediti sulla strada del Vangelo, ingannando noi stessi.
Non abbiamo segreti davanti a Dio, non perchรฉ egli ci spii o si comporti da ficcanaso, no, figuriamoci. Ma perchรฉ ci conosce piรน di quanto noi stessi siamo capaci di conoscerci e ci ama piรน di quanto noi stessi sappiamo amarci. Stiamo attenti a come ascoltiamo la Parola che ci viene donata con abbondanza, che viene seminata nei nostri cuori induriti.
Perchรฉ se la ascoltiamo con attenzione, se apriamo il nostro cuore all’accoglienza perchรฉ ogni brano della Scrittura รจ una pagina d’amore che Dio ci rivolge, allora possiamo davvero diventare un candelabro che lascia brillare il volto di Dio in noi. In questo modo, frequentando assiduamente la Parola che Dio ci rivolge ogni giorno, illuminiamo ogni esperienza della nostra vita e diventiamo noi stessi luminosi, senza sforzo, senza arroganza, senza presunzione.
Ci sono persone con cui entriamo in confidenza e di cui ci fidiamo: sono le persone che facciamo entrare nel nostro giardino interiore. E Gesรน dice che chi entra vede la luce. Accade proprio cosรฌ: proprio le persone che ci stimano e ci accolgono si accorgono e rispettano la nostra fede. Gli altri, magari anche se sono familiari, restano fuori e guardano con sufficienza la nostra fede.
Progredire nel cammino di fede significa passare di gloria in gloria, di luce in luce. Fidarci del Signore comporta anche perdere ciรฒ che crediamo di avere ma che in realtร non ci porta alla vita piena. ร giunto il tempo, ed รจ questo, in cui le nostre comunitร spesso spente e demotivate devono tornare a lasciarsi illuminare dalla Parola semplice e pura del Vangelo.
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FONTE: Amen โ La Parola che salva
โ๏ธย Commento al brano del Vangelo di:ย ย โ Lc 8,16-18
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