Ancora un santo ci accompagna nel nostro percorso in questa estate: Giacomo il maggiore, fratello di Giovanni, che, insieme a Pietro, faceva parte del ristrettissimo gruppo degli intimi del Signore Gesรน.
Insieme a suo fratello e a Pietro, Giacomo di Betsaida รจ stato fra coloro che hanno avuto la gioia e la fortuna di essere presente nei momenti piรน intensi e determinanti della vita pubblica di Gesรน, come alla Trasfigurazione, alla guarigione della figlia di Giairo o alla preghiera del Getsemani.
Eppure ciรฒ che ci resta รจ quel titolo,ย boanerghes,ย โfigli del tuonoโ, attribuito a lui e a suo fratello, indice, probabilmente, di un carattere non troppo conciliante. E quellโepisodio che ne rivela lโambizione e la fragilitร quando chiede, lui o sua madre, secondo le versioni, di sedere alla destra di Cristo nel Regno.
Alla destra di Gesรน, invece, non ci sarร nessuno dei discepoli, ma un malfattore crocefisso insieme a luiโฆ Giacomo ha dovuto sudare per crescere, per convertire il proprio cuore, per diventare discepolo secondo le intenzioni del Signore Gesรน. Ma lo ha fatto: lo ricordiamo come il primo fra gli apostoli ad essere stato ucciso da Erode, subito dopo la resurrezione. Se anche non era presente al fianco del Signore sulla croce, lo รจ stato nella testimonianza che gli ha reso nella morte.
Secondo la tradizione, il suo corpo fu traslato in Spagna, a Santiago di Compostela, meta di pellegrinaggio ancora oggi.
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