Per la seconda volta Gesรน parla di croce, di morte e di resurrezione. Gesรน รจ motivato e deciso: non รจ disposto a cedere a compromessi, non รจ disposto a barattare il vero Dio, anche se ciรฒ comportasse la morte.
Sono attoniti, i discepoli, come giร era accaduto con Pietro che lo aveva professato Messia. Non capiscono proprio di cosa stia parlando, il Signoreโฆ
ร evidente la ragione dellโincomprensione: sono tutti concentrati nello stabilire i propri ruoli, nel ritagliarsi una poltrona, nellโottenere benefici. Troppo ripiegati su loro stessi per accorgersi del Signore.
E Gesรน, lโimmenso Gesรน, il Rabbi Gesรน, questo Dio paziente e misericordioso, ancora una volta si mette da parte, non pensa al proprio dolore, e insegna: โtra voi non sia cosรฌโฆโ Che emozione, amici.
Che tristezza. Tristezza, sรฌ, perchรฉ gli apostoli ci assomigliano, siamo loro simili anche in questa piccineria insostenibile. Portiamo scolpita nel cuore la logica del mondo. Anche nella Chiesa necessitiamo continuamente di purificazione e di conversione.
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La logica del mondo entra nelle nostre parrocchie, quando misuriamo lโefficacia della pastorale con metodi da economisti.
