Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 24 Maggio 2023

528

Il Padre ha mandato il Cristo perché raccontasse a tutti gli uomini il suo vero volto che fatichiamo a riconoscere. Ora Cristo manda i suoi discepoli, noi, io, perché continuiamo questa opera. Questo siamo chiamati a fare: a raccontare Dio, a dire di Dio, a provare a vivere il Vangelo nella quotidianità, a imparare ad amare, dopo avere colmato il nostro cuore con l’amore che proviene dal Padre.

Raccontarne la bellezza, la giustizia, la compassione, l’amore, la vicinanza, la verità. Raccontarlo come a noi è stato raccontato, in maniera credibile, destabilizzante nella sua totale e assoluta semplicità. Ma così come Cristo è stato rifiutato anche noi siamo rifiutati. Perché abbiamo creduto nell’amore.

Ma se è così non dobbiamo temere. A volte, spesso, invece, purtroppo, siamo rifiutati proprio perché non siamo come il Cristo, perché abbiamo complicato le cose, perché ci siamo creduti detentori della Parola, non servi. Gesù chiede per noi di essere custoditi dal Maligno, di dimorare nella verità di noi stessi e delle nostre parole. Siamo nel mondo ma non siamo del mondo, siamo figli di questa terra, pieni delle stesse contraddizioni dei tanti che ogni giorno incontriamo.

Ma in qualche modo Dio ha fatto breccia, si è insinuato in qualche fessura fino a raggiungerci, fino a stanarci. Quel mondo lo portiamo dentro ma abbiamo scoperto un altro modo di viverlo, in riferimento ad un altrove, ad una pienezza, ad un progetto. Il mondo è un luogo difficile, certo e, a volte, abbiamo la tentazione di costruire isole felici in cui viviamo il Vangelo scappando dalla realtà faticosa.

Ma questo mondo, proprio questo Dio lo ha talmente amato da mandare il suo Figlio a salvarlo. Siamo di qui ma apparteniamo a Dio, siamo come tutti, ma il Vangelo ha orientato la vita, tutto è nostro ma noi siamo di Cristo e Cristo è di Dio. A noi, ora, amare questo mondo e orientarlo. Grande Maestro che osi affidarci la tua stessa missione!

✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Gv 17,11-19

Il blog di Paolo | LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO DEL GIORNO