Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 24 Maggio 2023

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Il Padre ha mandato il Cristo perchรฉ raccontasse a tutti gli uomini il suo vero volto che fatichiamo a riconoscere. Ora Cristo manda i suoi discepoli, noi, io, perchรฉ continuiamo questa opera. Questo siamo chiamati a fare: a raccontare Dio, a dire di Dio, a provare a vivere il Vangelo nella quotidianitร , a imparare ad amare, dopo avere colmato il nostro cuore con l’amore che proviene dal Padre.

Raccontarne la bellezza, la giustizia, la compassione, l’amore, la vicinanza, la veritร . Raccontarlo come a noi รจ stato raccontato, in maniera credibile, destabilizzante nella sua totale e assoluta semplicitร . Ma cosรฌ come Cristo รจ stato rifiutato anche noi siamo rifiutati. Perchรฉ abbiamo creduto nell’amore.

Ma se รจ cosรฌ non dobbiamo temere. A volte, spesso, invece, purtroppo, siamo rifiutati proprio perchรฉ non siamo come il Cristo, perchรฉ abbiamo complicato le cose, perchรฉ ci siamo creduti detentori della Parola, non servi. Gesรน chiede per noi di essere custoditi dal Maligno, di dimorare nella veritร  di noi stessi e delle nostre parole. Siamo nel mondo ma non siamo del mondo, siamo figli di questa terra, pieni delle stesse contraddizioni dei tanti che ogni giorno incontriamo.

Ma in qualche modo Dio ha fatto breccia, si รจ insinuato in qualche fessura fino a raggiungerci, fino a stanarci. Quel mondo lo portiamo dentro ma abbiamo scoperto un altro modo di viverlo, in riferimento ad un altrove, ad una pienezza, ad un progetto. Il mondo รจ un luogo difficile, certo e, a volte, abbiamo la tentazione di costruire isole felici in cui viviamo il Vangelo scappando dalla realtร  faticosa.

Ma questo mondo, proprio questo Dio lo ha talmente amato da mandare il suo Figlio a salvarlo. Siamo di qui ma apparteniamo a Dio, siamo come tutti, ma il Vangelo ha orientato la vita, tutto รจ nostro ma noi siamo di Cristo e Cristo รจ di Dio. A noi, ora, amare questo mondo e orientarlo. Grande Maestro che osi affidarci la tua stessa missione!

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โœ๏ธย Commento al brano del Vangelo di: โœย Gv 17,11-19

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