Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 24 Gennaio 2024

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La Parola viene gettata a piene mani. Da Dio, da Cristo, da noi discepoli. Magnifico. Poi, che accade? Il seme cade sulla strada, su un cuore indurito. Indurito perchรฉ calpestato da molti. Su questi cuori il seme rimbalza. Poi viene Satana e lo porta via, come un corvo che cala sulle granaglie.

Da brividi. La Parola che cade sulla strada รจ destinata a sparire. Un cuore indurito, pietrificato, asfaltato, รจ impermeabile alla Parola e, quindi, a Dio. Se il seme trova anche solo un briciolo di terra, germoglia. Ma ha bisogno di costanza, per crescere. Cosรฌ accade ad alcuni discepoli.

Subito accolgono la Parola: con entusiasmo. Ce ne sono di persone cosรฌ, adulti che riscoprono la fede grazie ad un viaggio, ad una giornata di ritiro, ad un’amica credente che li coinvolge. Ed รจ bello vedere nel loro sguardo lo stupore di scoprirsi amati da Dio e la voglia di conoscere.

Il primo cuore รจ indurito. Il secondo รจ incostante. Diversa รจ la situazione di chi ha costanza, di chi accoglie la Parola e la custodisce ma intorno a lui crescono altri interessi che si ingrandiscono e, alla fine, soffocano la Parola che rimane, ma non porta frutto. รˆ presente, ma inutile.

Sopraggiungono le preoccupazioni del mondo, il pre-occuparsi, l’occuparsi prima, anzitempo; ed invece di vivere il momento presente, lo estendiamo, e cosรฌ contagia la nostra vita e la nostra anima. E la soffoca, come una pianta infestante.

Esiste un terreno buono che accoglie e porta frutto, tanto frutto. In cui la Parola scava i cuori, cambia la vita, modifica le scelte. Converte, E produce un gran raccolto: trenta, sessanta, cento per uno. Gesรน usa un’iperbole per indicare che il seme produce molto piรน di quanto immaginiamo o speriamo.

Chi รจ il terreno buono? Chi si รจ ritrovato nei terreni precedenti, meditando la parabola. Chi, leggendo, ha ammesso davanti al Dio di ogni tenerezza di essere impietrito, asfaltato, di avere un cuore scostante. Chi ha sentito il desiderio immenso di portare frutto, di diventare terreno fecondo che fa fiorire la vita.

FONTE: Amen โ€“ La Parola che salvaIl blog di Paolo

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