Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 23 Gennaio 2024

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Sono giunti da Nร zaret i suoi familiari, per portarlo a casa. Le notizie del giudizio da parte degli inviati da Gerusalemme nei confronti del loro familiare, giudicato indemoniato e pazzo, รจ arrivato fin nei cortili della piccola Nร zaret provocando molto malumore e timore per il buon nome della famiglia e del clanโ€ฆ e cercano di convincerlo a tornare indietro, perchรฉ รจ fuori di sรฉ, รจ fuori di testa, come abbiamo visto la scorsa settimana.

Eppure Gesรน si rifiuta di cedere a questo ricatto, anche se hanno portato la madre per convincerlo, si rifiuta di cedere al ricatto e al senso di colpa dei legami di sangue. Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, cioรจ su di noi che ci sediamo attorno al Signore per raccogliere le sue parole, che lo seguiamo, che lo ascoltiamo.

Veniamo guardati nel profondo, amati e conosciuti, e il Signore vede in noi una nuova famiglia, vede in noi una nuova possibilitร  di comunitร . A volte non siamo fortunati con le nostre famiglie di origine e con le nostre relazioni, ma in Gesรน possiamo costruire una nuova famiglia, una nuova umanitร , un nuovo inizio, ogni giorno.

Anche oggi. Siamo fratello, sorella e madre di Cristo ogni volta che meditiamo la Parola, che la accogliamo. Lo siamo quando preferiamo perdere la faccia con quanti fanno parte del nostro clan pur di non rinnegare il Vangelo.

Lo siamo quando scopriamo che il discepolato รจ piรน della famiglia, piรน degli affetti, piรน dei legami di sangue. Lo siamo quando, proprio come farร  Maria, portata per convincere il figlio ribelle, scegliamo la presunta follia di Gesรน piuttosto del pacato e rassicurante perbenismo di una religione che si arrende e si omologa al pensiero comune.

Cosรฌ Maria, in questa occasione, diventa discepola, segue il figlio nel momento in cui questi diventa motivo di imbarazzo per i suoi concittadini. E proprio Maria sarร  la prima e la piรน fedele fra i discepoli, modello e forza per tutti noi che cerchiamo di seguire il Signore.

FONTE: Amen โ€“ La Parola che salvaIl blog di Paolo

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