HomeSolennitàPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 19 Marzo 2024

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 19 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 1,16.18-21.24a

Oggi la Chiesa celebra il padre di Gesù: è la festa di tutti i padri, ma anche l’occasione per affidare a Giuseppe, patrono della Chiesa, di vegliare sulle nostre stanche comunità come ha saputo fare con la sua amata famiglia, Giuseppe non riesce a prendere sonno, si gira e si rigira sul giaciglio, come fa la porta sui cardini, come dice argutamente la Scrittura (Pr 26,14).

Ma, oltre alla profonda ferita di un amore tradito, Giuseppe deve affrontare l’incubo del futuro. Cosa deve fare? A norma di legge (Dt 22,21), Giuseppe deve svegliarsi e radunare altri uomini della comunità dicendo che quel bambino non è suo, e subito Maria sarà condannata a morte tramite lapidazione.

Per essere un buon credente e un devoto, deve uccidere Maria. Ma, grazie al cielo, quest’usanza non è più praticata, al tempo di Gesù. Giuseppe deve informare il rabbino del fattaccio e ripudiare la futura sposa, che rimarrà a casa dei propri genitori piena di vergogna, segnata per tutta la vita.

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Ma, a questo punto, succede l’incredibile: Giuseppe, che è un giusto, dice Matteo, trova una soluzione. Mentirà. Dirà che si è stancato di Maria, la ripudierà, salvandole l’onore. Certo, nessuno prenderà più in sposa una donna che ha avuto un figlio da un altro uomo, ma, almeno, girerà a testa alta nelle strade di Nàzaret.

Giuseppe è grandioso: non rispetta la Legge attribuita a Dio e decide di mentire. Matteo ci dice che Giuseppe è giusto. A volte la legge di Dio, quella autentica, passa attraverso la trasgressione della legge degli uomini, quella attribuita a Dio.

Dopo la sua decisione (dopo!) un angelo appare e lo rassicura: Giuseppe deve mettere da parte i suoi progetti per donare la sua vita a Dio. E darà il nome a suo figlio, cioè l’identità profonda (questo il significato del nome). Si sveglia, il sognatore, e obbedisce.

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Non una sua parola è stata conservata. Ma le sue incredibili azioni. Che il Signore, attraverso la sua intercessione, ci conceda di essere giusti e sognatori, di mettere le nostre piccole vite a servizio del grande sogno di Dio.

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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