HomeVangelo del GiornoPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 19 Dicembre 2023

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 19 Dicembre 2023

La nascita di Gesù. In Luca, viene preceduta da un lungo racconto concernente il concepimento miracoloso e la nascita di Giovanni.

Luca ci tiene a mettere in parallelo le due annunciazioni e le due nascite: se per Giovanni, l’ultimo dei profeti, il clima è tutto vetero-testamentario con tanto di sacerdoti, tempio e incensi, per Gesù il luogo dell’incontro è la piccola casa-grotta di Nazareth.

Natale segna una svolta, un cambiamento radicale di mentalità e di incontro. Non abbiamo più necessità dello spazio sacro ora che il Santo ha sacralizzato ogni luogo. Ci sono vite segnate dal dolore, misteriosamente perse, incomprensibilmente compromesse.

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Persone normali, che sognano una vita normale, che si aspettano una vita normale e che, invece, si ritrovano davanti ad un dolore difficile da gestire. Un lutto, una malattia, un fallimento matrimoniale, la perdita del lavoro… eventi irrimediabili che rischiano di far sprofondare la vita nella tenebra.

Elisabetta e Zaccaria sono alla fine della loro vita segnata dalla sterilità, un evento che, all’epoca, comprometteva profondamente le coppie, come e più di oggi. In una cultura segnata dalla fecondità e dai figli, l’esperienza della sterilità era vissuta come una maledizione divina, come una colpa da espiare.

Eppure Zaccaria non perde la fede in Dio, alza le braccia verso il cielo in attesa di redenzione. Redenzione che arriva proprio durante il silenzio e la preghiera: il figlio tanto atteso arriverà e sarà un figlio straordinario, una benedizione per tutto il popolo.

Ma l’abitudine al dolore è difficile da superare! Zaccaria tentenna, non osa credere. L’angelo, urtato, gli impone un ritiro forzato in silenzio… Dio interviene sempre nelle nostre vite e le rende feconde.

Fecondità che non significa necessariamente generare qualcuno alla vita, ma generarlo alla speranza. Sarebbe bello se, in occasione di questo Natale, prendessimo il proposito di generare vita là dove siamo, con le persone che incontriamo, con la nostra piccola vita…

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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