Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 18 Marzo 2022

1948

Non รจ nostra la vigna, non scherziamo. Nulla ci appartiene ma tutto ci รจ stato donato: la vita, il mondo, il tempo. Nessuno di noi puรฒ aggiungere un solo minuto alla sua vita, per quanti sforzi egli faccia. E la stragrande maggioranza delle cose che viviamo sono dono gratuito di Dio.

Allora perchรฉ il nostro mondo superficiale ed arrogante si comporta come se tutto fosse dovuto? E coloro che ci richiamano alla veritร  delle cose li trattiamo a pesci in faccia? Il Figlio chiede ragione ai fittavoli di quanto gli รจ dovuto e viene ucciso.

Che farร , il padrone, agli omicidi, chiede agli omicidi? Punizione, morte, vendetta, urlano, ignari, i suoi accusatori. No, non sarร  cosรฌ.

Il Figlio che cerca di scuoterli, si lascerร  portare fuori dalla vigna e si lascerร  appendere al legno. Perchรฉ se non loro, altri vedano in quel segno la misura dellโ€™amore di Dio che, libero, muore per amore. Altri. Noi.