Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 18 Febbraio 2022

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Patti chiari. Gesù ha spiegato ad uno stranito Pietro e a noi in che modo intende fare il Messia, il Cristo: senza arroganza, senza ostentazione di forza, senza violenza, cercando di riportare a Dio il popolo di Israele con le parole e con i gesti.

E di essere disposto a morire pur di non barattare il meraviglioso volto di Dio che ha scoperto e che annuncia. Quindi, conclude, chi vuole essere suo discepolo deve essere disposto, come lui, a salire sulla croce, affrontando onta e vergogna.

Perciò Dio non manda le croci, ma chi rifiuta il suo volto è disposto a crocefiggere i discepoli del Nazareno. Portare la croce significa, insomma, essere disposti a testimoniare Gesù fino in fondo. Niente prove da superare o dolori da sopportare, niente esaltazione del dolore, niente del genere.

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Forse è opportuno sintonizzarci col vero significato delle parole del Maestro, che ne dite?