Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 18 Luglio 2022

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Dettiamo le condizioni a Dio, continuamente. Ovviamente. รˆ lui che deve dimostrare di esistere e di essere come ce lo hanno raccontato. Si sbrighi, faccia qualche bel segno, un miracolo, magari ascolti โ€“ infine! โ€“ le nostre richieste.

Non cambiamo mai e facciamo come i contemporanei di Gesรน, travolti da segni, continuamente ridimensionati e messi in discussione, ne chiedono ancora e ancora. รˆ il nostro cuore e il nostro sguardo che รจ chiamato a vedere i segni della presenza di Dio in mezzo a noi.

Ma solo un cuore disponibile sa riconoscere i segni, come solo uno sguardo innamorato sa interpretare i segni dโ€™amore dellโ€™amato. No, non ci sarร  dato alcun segno se non la predicazione di Giona e la sapienza di Salomone. La Parola che abbonda intorno a noi, a saperla ascoltare, รจ piรน che sufficiente per convertire il nostro cuore.

E ben piรน di Salomone e di Giona cโ€™รจ qui, il Signore Gesรน rivelatore del Padre!

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