Passa il Nazareno, passa continuamente nella nostra vita, attraversa la nostra quotidianitร con mille piccoli segni, con mille piccole note di attenzione. Ma siamo ciechi e sordi, troppo spesso. Accecati dalle troppe cose da guardare in contemporanea, resi sordi dal rumore che ci dilania la mente.
Ciechi e sordi, arresi al fatto che il mondo non puรฒ che essere cosรฌ, rassegnati a subire la violenza di una civiltร allegramente in declino, felicemente catastrofica, tragicamente incosciente. Ciechi e incapaci di vedere Cristo che passa. Ma qualcuno ancora non si arrende, annuncia, proclama: passa, il Nazareno, passa.
ร la Chiesa, che ancora e sempre proclama il suo Signore, che scuote tutti i mendicanti di pace e di luce, che invita ad alzarsi per andargli incontro. ร la Chiesa che proclama, o dovrebbe farlo. Troppo spesso, invece, la Chiesa parla di sรฉ, invece che indicare Cristo.
E noi siamo, nello stesso tempo, i mendicanti che invocano lโaiuto del Signore e i discepoli che hanno ricevuto la luce e possono indicare agli altri il passaggio di Cristo. Non siamo noi a dare la luce, ma il Signore.
Non siamo noi a guarire, ma colui che, per primo, ha guarito ogni mendicante di felicitร che grida il suo dolore.
- Pubblicitร -
Fonte | LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO DEL GIORNO
