Siamo tutti pronti ad amare e a perdonare. Coloro che ci amano e ci perdonano! Il precetto dellโamore, ben conosciuto dallโuditorio di Gesรน, il precetto da cui derivava la Legge anche per i rabbini contemporanei di Gesรน, aveva, perรฒ, una curiosa modalitร di interpretazione: certo che bisogna amare il prossimo!
Ma il prossimo รจ colui che la pensa come me e fa parte del mio popolo. gli altri, i pagani, gli idolatri, i popoli nemici, sono da odiare con tutte le forze. Anzi: vanno sterminati, ove possibile, proprio per dare gloria a Dioโฆ Gesรน, lo sappiamo bene, giunge, con la parabola del samaritano, a ribaltare la prospettiva: non si tratta di stabilire chi รจ il โprossimoโ ma di decidere di farsi โprossimoโ a coloro che ci stanno accanto, anche i lontani e i nemici.
Ha ragione Gesรน: se amiamo chi ci ama non facciamo nulla di straordinario e degno di nota. Impariamo dal Padre che fa piovere sui giusti e sui malvagi, impariamo a dialogare con tutti con rispetto e disponibilitร , smettiamola di dividere le persone in amici e nemici perchรฉ lโamore di Dio, che รจ straordinario, ci permette lโimpossibile.
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