Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 15 Novembre 2023

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Gesรน si sta dirigendo verso Gerusalemme. A morire. Perchรฉ a Gerusalemme manifesterร  il suo vero volto e morirร  per svelare a tutti la misura del suo amore per l’umanitร . Perchรฉ ha scelto e la sua scelta รจ il dono totale di sรฉ senza compromessi.

Non come i suoi discepoli irritati dal rifiuto dei samaritani e che invocano il fuoco dal cielo. No: se le parole non sono bastate e i segni e l’amore, andrร  oltre. Darร  la vita. Il volto indurito, determinato, cammina verso la cittร  che uccide i profeti.

Eppure ha tempo e cuore per ascoltare il grido di disperazione dei dieci lebbrosi. Ma non li guarisce magicamente: inviandoli dai sacerdoti, ufficiali sanitari dell’epoca, li costringe ad avere fede, a non aspettarsi soluzioni immediate e magiche. Perchรฉ loro, come me, sono disposti a pregare, a supplicare, a fare sceneggiate, a sfinirsi di penitenza purchรฉ Dio agisca e subito.

Invece Gesรน, tenero, a loro e a noi chiede la pazienza del mettersi in cammino, perchรฉ la guarigione, da sempre avviene in strada, se abbiamo il coraggio di camminare passo passo. Uno di loro, il samaritano, che non ha nรฉ tempio nรฉ sacerdote cui presentarsi, si vede guarito e torna a ringraziarlo.

รˆ importante guarire, certo, รจ importante la salute, ovvio (anche se non รจ vero che “basta la salute” a noi serve la salvezza!) ma piรน importante di qualunque altra cosa รจ imparare a vedersi guariti, a sottolineare le differenze, a misurare il cammino fatto.

รˆ vedersi come esseri-in-divenire che non si giudicano come il nano delle loro paure o i giganti dei loro sogni. Ma che si sono scoperti amati, nonostante la vita, a volte, sia misteriosa e apparentemente ingenerosa.

La guarigione consiste anzitutto nell’assumere uno sguardo diverso su di noi e sulle cose, uno sguardo benevolo. Lo sguardo di Dio. E torna a lodare il credente senza tempio. Torna dal Tempio che cerca adoratori in spirito e veritร .

รˆ amareggiato, il Signore: dieci sono stati sanati ma uno solo รจ stato salvato. รˆ piรน semplice guarire dalla lebbra che dall’ingratitudine!

FONTE:ย Amen โ€“ La Parola che salva
Commento al brano del Vangelo di:ย ย โœย Lc 17,11-19

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