Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 15 Febbraio 2023

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รˆ una guarigione a puntate, quella che ci presenta oggi la Parola. Il cieco di Betsaida, preso per mano dal Signore, viene condotto fuori dal villaggio, cioรจ fuori dal pensiero comune, fuori dalla consuetudine, dal giudizio, per poter tornare a vedere. Spesso sono proprio i giudizi degli altri, Possessione di quello che pensa la gente di noi e delle nostre azioni, la loro approvazione (e quanto i social hanno peggiorato le cose!) ad impedirci di vedere chiaramente noi stessi e la vita.

Perciรฒ Gesรน lo conduce fuori dal villaggio e al villaggio quest’uomo non tornerร , perchรฉ prima deve occuparsi di se stesso, non farsi definire da chi ha intorno. Ciรฒ che siamo lo scopriamo lungo il corso della vita, se abbiamo il coraggio di cercare, di farci aiutare, di farci condurre. Cosรฌ รจ il nostro Dio: ci prende per mano, ci aiuta a tornare a vedere chiaramente, con profonditร  e veritร : Dio non รจ un concorrente della nostra felicitร , Dio non ce l’ha con me, รจ runico che, avendomi creato, puรฒ davvero farmi fiorire, che sa come funziono, chi sono. Ma non tutto avviene come vorremmo, con un colpo di spugna.

Il percorso di fede รจ, appunto, un “percorso” che richiede tempo, impegno; pazienza, costanza. Cosรฌ il cieco, a tu per tu con Dio, torna a vedere, ma non subito: inizialmente vede gli uomini come alberi, non come persone.

Meglio che non vederli, ovviamente, ma c’รจ ancora tanto da fare. Il cammino di fede รจ necessariamente progressivo, in evoluzione, in cammino. E questo ci destabilizza: vorremmo credere una volta per tutte, convertirci definitivamente, e a volte pensiamo che sia proprio cosรฌ! Ma il percorso di crescita รจ lungo e faticoso se prendiamo sul serio colui che non ha dove posare il capo.

Animo, allora, fidiamoci di colui che ci prende per mano e ci conduce fuori dal caos per trovare la luce. Fidiamoci dell’unico capace di ridonarci la vista interiore, anche se lo fa seguendo i suoi ritmi, non certo le nostre aspirazioni. Fidiamoci!

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Fonte: Il mensile “Amen – la Parola che salva

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