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Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 14 Maggio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 15, 9-17

In Dodici avevano seguito Gesù da vicino, in Dodici dovevano rimanere. Così Mattia, che oggi festeggiamo, si è trovato a far parte degli apostoli, tirato a sorte.

Che buffo! A volte non siamo proprio contenti di come sia andata la nostra vita. Forse perché non ci aspettavamo di fare i percorsi che, alla fine, ci siamo trovati a fare. O solo perché non abbiamo avuto le opportunità che meritavamo di avere. Spesso scartati, sempre a rincorrere, sempre nelle ultime file mentre la vita magnifica e splendida se la prendevano gli altri.

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E noi a vedere l’ultimo treno partire e rimanere sulla banchina con la valigia, mortificati e stanchi. Succedere, succede a tanti, a quasi tutti noi che abbiamo da sempre respirato l’aria della catechesi del mondo che ci dice che solo i migliori riescono, solo i disinvolti, gli spregiudicati, i forti i fortunati.

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Pochi privilegiati, sempre meno, che nascono con una stella luminosa. Noi noi, invece. Noi siamo mediocri, intessiamo relazioni mediocri, amiamo mediocremente, mediocremente pecchiamo. Ci sentiamo piccoli increspature della storia.

Così, a volte, arriviamo alla sera della nostra vita un po’ malinconici e scoraggiati: se fossimo nati in un altro paese, con altri genitori, con un altro carattere, sarebbe andata meglio. Un po’ delusi e rassegnati, come Mattia. Che ha seguito il Signore tutta la vita, ma da lontano.

Che non è stato scelto dal Maestro far i Dodici. Che non compare mai nei Vangeli. Mattia discepolo in panchina, apostolo di riserva, che ha sempre guardato la partita da seduto, aspettando di entrare in campo, cosa che non è mai accaduta.

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E poi, un giorno, all’improvviso, è accaduto. È stato chiamato a sostituire un titolare, Giuda, un grande apostolo travolto dalla tenebra del suo cuore. San Mattia è il patrono di tutti coloro che hanno vissuto aspettando che qualcosa cambiasse.

Tutti coloro che sono convinti di non avere avuto la possibilità di dimostrare il proprio valore ma che, agli occhi di Dio, sono dei campioni.

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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