HomeVangelo del GiornoPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 12 Febbraio 2025

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 12 Febbraio 2025

Commento al brano del Vangelo di: Mc 7,14-23

Tutte le esperienze religiose della civiltร  hanno avuto dei codici di alimentazione, suddividendo i cibi in puri o impuri. Spesso queste distinzioni derivavano dall’esperienza: ad esempio, in certi paesi caldi, si sapeva che era difficile da conservare la carne di maiale che quindi doveva essere evitata e cosรฌ via. Da queste semplici e necessarie norme igieniche si erano poi stabilite delle norme rituali, di natura divina, in modo da rafforzarne il divieto che, รจ bene ricordarlo, mirava a tutelare la vita delle persone.

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Attribuire a Dio una serie di prescrizioni, rendendo puro o impuro questo o quell’alimento, questo o quel comportamento, รจ il tema dell’ostico Vangelo di oggi. Perchรฉ Gesรน fa una considerazione molto semplice: non ciรฒ che entra da fuori contamina l’uomo, ma ciรฒ che esce: ciรฒ che entra viene digerito e viene espulso, ciรฒ che esce invece, molto spesso, รจ decisamente piรน velenoso e puรฒ intossicare la nostra e l’altrui anima.

Pensiamo, ad esempio, a quante parole feroci possono distruggere, quanti pettegolezzi, quanti commenti inopportuni, quanti giudizi, possono rovinare il buon nome di una persona. E cosรฌ Gesรน fa un drammatico elenco di stili di vita, di azioni, che possono rovinare gli altri e noi stessi. Oggi, probabilmente, aggiungerebbe anche lโ€™uso improprio dei social e del danno che un giudizio avventato, nascosti dietro lโ€™anonimato, possa rivelarsi devastante per chi lo riceve.

Gesรน, senza trascurare le norme igieniche del consumo dei cibi, dice che la loro trasgressione produce danni infinitamente inferiori a quelli che, invece, facciamo con le nostre parole. E quanto ha ragione! รˆ inutile che rispettiamo le (pochissime) norme alimentari della nostra fede, come lโ€™astinenza e il digiuno, se poi non convertiamo il nostro cuore.

Facciamo in modo di non preoccuparci tanto di ciรฒ che รจ puro nel cibo, ma piuttosto di ciรฒ che รจ puro nel linguaggio e nelle azioni, di ciรฒ che di malvagio puรฒ uscire dalle nostre labbra.

+++Commento di Paolo Curtaz tratto, per gentile concessione, dal libretto Amen, la Parola che salva.+++

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