Cerchiamo segni, continuamente. Segni dellโesistenza di Dio. Della sua volontร salvifica (davvero mi vuole salvo? O fa lo sceriffo?). Della sua bontร .
Chiedono segni anche i suoi concittadini che, pure, hanno assistito a miracoli e prodigi. Ma non sarร dato loro nessun segno se non quello di Giona e di Salomone. Il segno di Giona che รจ la predicazione, il segno di Salomone che รจ la saggezza e lโintelligenza.
Abbiamo le Scritture, le profezie, lโannuncio degli apostoli che รจ arrivato fino a noi oggi. Abbiamo lโintelligenza per capire, accogliere, meditare, studiare. Abbiamo centinaia di uomini e donne che, come Giona, hanno attraversato le strade delle nostre cittร dicendo di Dio.
E prodigi di uomini e donne trasfigurati dallโamore e dal Vangelo, che hanno segnato la civiltร orientandola al bene e alla condivisione. Di quali segni dobbiamo ancora parlare, scusate?
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