Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 11 Ottobre 2021

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Cerchiamo segni, continuamente. Segni dellโ€™esistenza di Dio. Della sua volontร  salvifica (davvero mi vuole salvo? O fa lo sceriffo?). Della sua bontร .

Chiedono segni anche i suoi concittadini che, pure, hanno assistito a miracoli e prodigi. Ma non sarร  dato loro nessun segno se non quello di Giona e di Salomone. Il segno di Giona che รจ la predicazione, il segno di Salomone che รจ la saggezza e lโ€™intelligenza.

Abbiamo le Scritture, le profezie, lโ€™annuncio degli apostoli che รจ arrivato fino a noi oggi. Abbiamo lโ€™intelligenza per capire, accogliere, meditare, studiare. Abbiamo centinaia di uomini e donne che, come Giona, hanno attraversato le strade delle nostre cittร  dicendo di Dio.

E prodigi di uomini e donne trasfigurati dallโ€™amore e dal Vangelo, che hanno segnato la civiltร  orientandola al bene e alla condivisione. Di quali segni dobbiamo ancora parlare, scusate?