Benedetto, insieme ad Edith Stein e a Cirillo e Metodio, รจ invocato come patrono dโEuropa. ร un richiamo, per tutti noi, a rimettere lโinterioritร al centro del cammino di fedeโฆ
Non anteporre nulla allโamore di Cristo. Cosรฌ Benedetto esorta i suoi monaci ad abbandonare ogni falsa speranza che proviene dal mondo per camminare risolutamente verso lโunico che puรฒ colmare il cuore degli uomini.
E questa affermazione ci affascina, ci inquieta, ci stupisce: in un momento storico tragico quanto e forse piรน del nostro, il mite abate richiama tutti allโessenziale. Certo: la nostra รจ unโepoca difficile, di violenza verbale e politica, di contrapposizioni accentuate, di fede sempre meno efficace, ma il tempo che vive Benedetto, in un momento di frantumazione dellโImpero romano, รจ ancora piรน inquieto ed insicuro.
E Benedetto si rimbocca le maniche, non passa il tempo a lamentarsi, ma immagina una nuova societร che ruota attorno ad una regola ispirata al vangelo. Pochi capitoli che affrontano i temi essenziali: la vita comune, il lavoro, la preghiera, i rapporti interpersonali, con un equilibrio che, a distanza di un millennio, ancora ci stupisce.
E quelle intuizioni diventeranno il pilastro su cui poggia la civiltร dei monasteri, una grandiosa rete di comunitร che diventeranno il motore della cultura, lo scrigno della classicitร , la realizzazione del vangelo. LโEuropa ha di che imparare.
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