Gesรน parla ad un combattuto Nicodemo che lo raggiunge durante la notte, per non farsi vedere. Ha una reputazione da difendere, che diamine! ma รจ curioso. Lui รจ un credente, un membro del Sinedrio, sa bene di Dio e delle sue leggi.
Ma non รจ convinto, cerca un volto di Dio diverso. Dio non vuole una classe disciplinata di bravi ragazzi che obbediscono sorridendo. Dio vuole persone autentiche che sappiano mettersi in gioco, che accettino di crescere, che imparino a distinguere le proprie ombre, da adulti, Dio vuole la salvezza, cioรจ la pienezza di vita per ogni uomo.
E, per farlo, per manifestare la serietร del proprio amore, Gesรน giร parla del dono di sรฉ totale, del mistero della croce. La croce che, come dice san Massimo il confessore, รจ il giudizio del giudizio. Davanti alla possibilitร di essere dei capolavori o delle fotocopie sbiadite, l’uomo รจ libero di scegliere. E sono le nostre scelte a giudicarci.
Possiamo vivere in un prolungato inverno, ostinandoci a dire che non esiste nessuna bella stagione e che, al massimo, noi sappiamo vestirci meglio degli altri. Ma vivere una vita grigia รจ una non scelta di vita. Dio vuole la nostra salvezza, ad ogni costo.
Non รจ un giudice, non รจ un preside, non รจ un vigile: รจ un padre tenerissimo! Ma come puรฒ Dio sopportare il dolore del bambino che muore di cancro? Non puรฒ. Gesรน, ad un attonito Nicodemo, indica un simbolo, quel serpente di bronzo innalzato da Mosรจ per guarire gli ebrei morsi dai serpenti.
Anche lui, Gesรน, sarร innalzato e salverร chi volgerร il proprio sguardo verso di lui. Questo รจ il grande mistero di ogni Pasqua: Dio non ci evita il dolore ma lo assume su di sรฉ, lo innalza, lo trasfigura.
Perciรฒ siamo salvati, perchรฉ Dio per primo ha conosciuto l’abisso della morte e della disperazione e l’ha redento, portandoci con sรฉ. Nessun dolore รจ per sempre, nessuna sofferenza รจ inutile ora che รจ diventata strumento di salvezza. Guardiamo all’appeso ma celebriamo il vivente!
FONTE: Amen โ La Parola che salva – Il blog di Paolo
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