Il vangelo di questa domenica accoglie un frammento del cosiddetto discorso del pane di vita, pronunciato da Gesรน nella sinagoga di Cafarnao. Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, appena avvenuto, serve al Maestro come occasione per esporre veritร molto profonde sul mistero dellโEucarestia e sulla necessitร della fede. Oggi ci soffermiamo brevemente su questo secondo argomento.
Potrebbe attrarre la nostra attenzione, principalmente, la scarsa capacitร degli ascoltatori di Gesรน di comprendere lโannuncio dellโEucarestia che stava facendo. Costoro erano rozzi dal punto di vista materiale; da Gesรน si aspettavano di ricevere altri elementi; pensavano che il potere del Maestro di Galilea fosse una comoda e facile soluzione ai loro problemi materiali e quotidiani. E, in piรน, se voleva che confidassero davvero in Lui, gli chiedevano interventi ancora piรน eclatanti.
Gesรน, perรฒ, li incoraggia a essere piรน soprannaturali, ad agire ยซnon per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darร . Perchรฉ su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigilloยป (v.27).
Anche noi, quasi senza accorgercene, possiamo soffrire della scarsa capacitร di quella gente di comprendere il linguaggio di Gesรน. Ci succede quando, nelle nostre preghiere a Dio, ci soffermiamo sulla richiesta di beni materiali, come la salute fisica, il lavoro, risultati vari, superamento di esami, ecc., e, magari, ci dimentichiamo di dare la prioritร ai beni spirituali: la conversione, lo stato di grazia, il ritorno ai sacramenti e allโamicizia con Dio, la generositร per impegnarsi totalmente per Lui, ecc.
Questa gerarchia spirituale nelle nostre preghiere a Dio, che vuol dire dare la precedenza ai beni spirituali, senza per questo dimenticare di chiedere anche gli altri, trasforma il nostro modo di pensare e di agire: ยซDatevi da fare per il cibo che rimane per la vita eternaยป, ci dice Gesรน, Se agiamo in questo modo, avremo ogni volta piรน vita di fede.
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Riguardo a questo, in una occasione san Josemarรญa scriveva: ยซSi sente dire, ogni tanto, che oggi i miracoli sono meno frequenti. Non sarร invece che oggi sono meno le anime che vivono vita di fede? (…) Dobbiamo acquistare la misura divina delle cose, non perdendo mai il punto di vista soprannaturale e sapendo che Gesรน si avvale anche delle nostre miserie per far risplendere la sua gloriaยป (San Josemarรญa, Amici di Dio, nn. 190-194).
Gesรน dice ai suoi ascoltatori: ยซQuesta รจ l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandatoยป (v.29). Dio, in noi, vuole fare miracoli; soprattutto il miracolo della nostra divinizzazione. Ma, per questo cโรจ bisogno della nostra fede, della nostra fiducia, che si concretizzano, tra lโaltro, nel dare valore piรน alle cose spirituali che non a quelle materiali, alla salute e al benessere delle nostre anime piuttosto che del corpo.
Pablo M. Edo
Fonte: La pagina Facebook di “Opus Dei Italia” | Sito Web con tutti i commenti al Vangeloย
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