Pablo Erdozáin – Commento al Vangelo del 11 Novembre 2021

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I farisei pensavano che il regno di Dio si manifestasse in un modo grandioso. Tuttavia, il figlio di Dio, fin dalla sua nascita a Betlemme, ci dà testimonianza che la Redenzione che compirà seguirà altre rotte ben diverse da quelle da loro immaginate.

Il regno di Dio è arrivato con tanta semplicità e normalità che molti non possono credere che sia già presente in mezzo a loro. Ritengono troppo scandaloso che la Verità più profonda irrompa in un modo tanto semplice e discreto.

Gesù ci insegna che la fede è un dono che Dio concede ai semplici di cuore: a quelle persone che sanno trovarla in mezzo alle normali occupazioni e nelle persone con le quali coltivano una relazione. È sufficiente che abbiano un cuore pronto ad accogliere e giovane tanto da voler imparare quello che Egli ci insegna.

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Dio ci parla attraverso lo Spirito. E lo fa quando vuole e dove vuole. Così ne parlava santa Teresina: «Il Dottore dei dottori insegna senza tanti discorsi. Non l’ho mai sentito parlare, però so che è in me. In tutti gli istanti mi guida e mi ispira; ma è proprio nel momento opportuno che scopro chiarezze fino allora sconosciute. Regolarmente non brillano ai miei occhi nelle ore di orazione, ma in mezzo alle occupazioni della giornata»[1].

A noi compete mettere il desiderio e l’attenzione nell’ascoltarle; in definitiva, dobbiamo lasciargli il timone della nostra anima e lottare per seguire in ogni istante le sue ispirazioni.

Pablo Erdozáin

[1] Santa Teresa de Lisieux, Storia di un’anima.


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