Brutta faccenda lโillusione dellโamore. Ci rende attenti a cogliere il negativo ovunque, anche quando non cโรจ.
Questo atteggiamento non ha permesso ai discepoli, i vescovi di allora, di capire lโesperienza del pane. Presi dalla mentalitร del mondo, ad essa sono rimasti legati non capendo il segreto della condivisione che fonda le sue radici nel servizio e non nellโuso dellโaltro.
Delusi da quanto era avvenuto: avevano mangiato i pani ma poi il Signore li aveva costretti a partire mentre lui congedava la folla. Ma come, con tutto quello che abbiamo fatto, loro e non Cristo naturalmente, ora che abbiamo conquistato un poโ di seguaci tu ci mandi via, ci costringi a partire ed ora tu congedi la folla? Non lโhai congedata quando avevano fame e la congedi ora.
Ma tu, o Signore, a che gioco giochi?ย Per chi tieni? Non hai neppure un poโ di considerazione per noi tuoi discepoli, noi che ti siamo vicini e che ti seguiamo sempre e comunque? A noi cosa ne viene?ย Dobbiamo semplicemente rimetterci a remare? ร tutta qui la tua gratitudine? Che delusione lโamore! Tra lโaltro non riusciamo a passare allโaltra riva: troppi dubbi nel nostro remare. Dubbi, che dico, certezze di delusione e di amore mancato.
Vi sono stati momenti privilegiati dove tutto sembrava cosรฌ chiaro e semplice: รจ cosรฌ bello il Natale! Poi capita a noi tuoi discepoli, dopo il miracolo del pane, di essere in difficoltร . In quei momenti il nostro cuore si appesantisce e non riusciamo piรน a credere, in che cosa e in chi non si sa bene. Non capiamo il segreto condivisorio dei pani, per questo, delusi nel cosiddetto amore, ci sembra che il messaggio di Cristo non cโentri nulla con il nostro quotidiano. Lโamore da Lui vissuto e a noi donato si logora e perde la sua incidenza. Quello stesso amore che ci sembrava con colori cosรฌ vividi si sbiadisce, perde i suoi contorni, diventa un fantasma che si dissolve nelle nebbie della vita. Siamo scoraggiati e ci convinciamo che lโamore, in fondo, altro non รจ che una illusione. Sentiamo in lontananza una voce, la voce di Gesรน che ci dice: โSono io, coraggioโ! ma sarร poi vera?
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Sono io! Tutta la potenza di Dio รจ racchiusa in questa affermazione, ma presi come siamo dal vedere che tutto va male come unica speranza di vita, scambiamo anche questa professione di fede come una pia illusione. Tutto va male, lโamore รจ una grande fregatura, quella del Cristo la piรน grande che ci sia. Vogliamo attraversare il lago ma tutto fa vento che soffia contrario: non ci resta che confermarci nel nostro fallimento. Il Cristo, fonte di servizio e di condivisione, non รจ una illusione. Lo spezzare il pane รจ vita a tutti i livelli. Se cosรฌ non fosse, vana sarebbe la nostra fede, meglio godercela al meglio fin che dura, e poi: chi sโรจ visto sโรจ visto. Un poโ di cenere e niente piรน.
I criteri del Regno sono rivoluzionari nel senso vero della parola. Non hanno bisogno di fare vittime, hanno bisogno di cuori liberi che sovvertano il codice sociale del buon senso e delle leggi schiavizzanti della religione, della politica, dellโeconomia.
Lโideologia della religione che ci fa gridare Allah รจ grande mentre ammazziamo, o Dio รจ meglio degli altri dei perchรฉ noi siamo migliori e ci abbiamo i danรจ, va sovvertita perchรฉ il Cristo รจ venuto per servire non per essere servito, avere privilegi e guadagnare consensi.
La politica va sovvertita nella ricerca di rapporti liberi e non schiavi di una fazione e di un partito. Ciรฒ che deve essere centrale, se la politica vuole essere vitale, รจ il servizio al bene comune nazionale e mondiale. Questo e solo questo puรฒ liberare le nostre democrazie dalla loro stessa schiavitรน dal voto per ottenere il quale si fa di tutto e di ogni erba un fascio. Solo cosรฌ ci si puรฒ liberare dalla schiavitรน del consenso per guadagnare il quale noi abbassiamo sempre piรน il tiro.
Lโeconomia basata sulla condivisione e sulla caritร รจ lโunica forza che puรฒ demolire quei muri di potere che lโeconomia mondiale ha costruito sulla pelle di intere popolazioni, la nostra compresa.
Lโamore non รจ una illusione che crea delusione. Il Cristo non รจ un fantasma. Il Dio della vita demolisce i palazzi del potere spargendo amore e condivisione e mettendo al bando la smania di accumulo che avvolge i nostri cuori.
Cosรฌ il nostro diventerร il mondo dei risorti, libero dal male e dallโalienazione ultima che รจ la morte.
Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.
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Videro Gesรน camminare sul mare.
