p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 8 Dicembre 2023

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Tutti noi ci ricordiamo di quando, a scuola, tentavamo di risolvere una espressione o una equazione. Capitava di sbagliare un piccolo segno, un meno o un piรน. E i numeri cominciavano a diventare sempre piรน grossi. Noi naturalmente con grandi sforzi, e sperando sempre nel fatto che poi si poteva semplificare, continuavamo la nostra espressione. Fino ad arrivare alla fine ad una x = un numero orrendo. Un piccolo segnetto, un piccolo errore che perรฒ ci portiamo dietro e diventa sempre piรน grosso.

La nostra vita rischia tante volte di cadere nello stesso tranello: facciamo dei piccoli errori, cominciamo a scusarli, non li correggiamo, speriamo che nel futuro qualcosa cambierร , ci arrabattiamo, diamo la colpa alle situazioni e agli altri, continuiamo a commettere errori che ci possano servire per coprire i precedenti, ce la prendiamo con Dio, ci chiudiamo sempre piรน in noi stessi, alziamo delle belle corazze, ci nascondiamo e peggioriamo.

La solennitร  di oggi, la solennitร  dellโ€™Immacolata, รจ la solennitร  di Dio che ci cerca e ci grazia. Nel giardino dellโ€™Eden, dopo il peccato di Adamo, Dio scende come al suo solito a camminare, Adamo si รจ nascosto per la vergogna perchรฉ si รจ accorto di essere nudo, Dio chiede: โ€œDove sei?โ€. Dio viene a cercarci per graziarci. Per riempirci di grazia come Maria, per riempirci di amore misericordioso e gratuito come รจ stato per Maria.

Due atteggiamenti: lโ€™atteggiamento di peccato di Adamo che si sente braccato, fugge, si nasconde, dร  la colpa alla sua compagna Eva, se la prende con Dio, ma non ammette il suo errore. Si allontana da Dio e Dio non puรฒ che prendere atto di questo, pur non smettendo mai di inseguire lโ€™uomo lungo lโ€™arco della storia per potergli comunicare il suo amore. Maria, la graziata, la piena di grazia, non fugge da Dio ma riconosce le sue incapacitร : โ€œCome รจ possibile? Non conosco uomoโ€. Dio risponde: โ€œNon temere Maria, perchรฉ hai trovato grazia presso Dioโ€ฆโ€.

In entrambi i casi Dio รจ presente con la sua grazia: Dio ha messo Adamo nel paradiso perchรฉ potesse godere della sua vicinanza; Dio va incontro a Maria con la potenza della sua grazia. Nel primo caso vediamo Adamo che comincia a dubitare di Dio, comincia a non fidarsi, comincia a volere diventare come lui, ad essere lui a determinare la propria esistenza non seguendo piรน alcun valore, crede di potere diventare come Dio. Questo atteggiamento, un piccolo meno anzichรฉ un piccolo piรน, provoca lโ€™allontanamento da Dio fino alla rottura con lui, al nascondimento, allโ€™incolpare Eva e il serpente, ad incolpare Dio stesso: โ€œLa donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dellโ€™albero e io ne ho mangiatoโ€ (Gen 3,12).

Maria riconosce la sua povertร  e la sua pochezza e evidenzia il suo turbamento, la sua impossibilitร  ad essere e a fareโ€ฆ Non temereโ€ฆ Lo Spirito santo scenderร  su di te, su te stenderร  la sua ombra la potenza dellโ€™Altissimoโ€.

Comunque sia: il Signore questโ€™oggi dice ad ognuno di noi โ€œDove sei?โ€; ci viene a cercare; sa che non riusciamo da soli ad uscire dai nostri circoli viziosi ossessivi e/o peccaminosi.

Dice Lutero:

โ€œQuesta รจ la natura del peccato: che se Dio non offre rimedio e non richiama il peccatore, egli senza fine fugge da Dio e, mentendo per scusare il peccato, aggiunge peccato a peccato finchรฉ non arriva alla bestemmia e disperazione. Cosรฌ il peccato trae sempre seco un altro peccato e provoca eterna rovina, fino al punto che lโ€™uomo peccatore finisce con lโ€™accusare Dio piuttosto che riconoscere il proprio peccatoโ€ฆ e in tal modo il peccato cresce allโ€™infinito, se Dio non viene in soccorso con la sua misericordiaโ€.

Ebbene noi sappiamo che Dio viene a cercarci: โ€œDove sei?โ€. Oggi, la festa dellโ€™Immacolata Concezione, รจ una festa che ci interessa profondamente, non รจ solo una festa celebrativa di una che รจ stata piรน brava o piรน fortunata di noi, รจ la festa del Dio che viene a cercare ognuno di noi per graziarci, per ridonarci la sua grazia di amore gratuito e misericordioso.

Smettiamola di fuggire da Lui, di aggiungere negativitร  a negativitร , lasciamo che lui metta mano alle nostre espressioni matematiche di vita, lui non solo ci indicherร  lโ€™errore ma lo guarirร .

Allora si avvererร  la profezia di Pietro che vi saranno cieli nuovi e terra nuova dove avrร  stabile dimora la giustizia. Allora finalmente tutti concordi, diventeremo capaci di partecipare alle gioie e ai dolori degli altri, saremo animati da affetto fraterno, saremo misericordiosi, non renderemo male per male, nรฉ ingiuria per ingiuria, ma risponderemo benedicendo. Allora saremo capaci di trattenere la lingua dal male e le labbra da parole di inganno; eviteremo il male e faremo il bene; cercheremo la pace e la seguiremo. Perchรฉ? Perchรฉ gli occhi del Signore saranno sopra di noi e le sue orecchie saranno attente alle nostre preghiere.

Finalmente accettando di essere graziati, accettando di avere bisogno di Colui che unico puรฒ sbrogliare la matassa e la ragnatela della nostra vita, sprigioneremo nella libertร  quella capacitร  di amore e di misericordia che proviene dal nostro Dio.

Facciamo festa oggi, in qualsiasi situazione di vita noi ci troviamo, perchรฉ grande รจ il suo amore e la sua attenzione gratuita per noi!!!

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