p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 8 Dicembre 2021

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“Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te”. Nel nostro cammino verso il Natale ci imbattiamo nella festa dell’Immacolata Concezione. È una festa, è una grande festa perché è la celebrazione della nostra elezione, dell’elezione di tutti noi in Gesù e nell’elezione di Maria.

In Gesù, infatti Dio “ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi ed immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci ad essere figli” (Ef 1,4-5).

Questo è quanto è avvenuto in pienezza in Maria, questo è quanto è avvenuto per ognuno di noi.  È una festa, è la festa di Dio che ci predilige.

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Siamo immacolati, Maria è Immacolata, non per qualche sorta di scelta morale o di bravura morale o perché non ha commesso alcun peccato o perché è rimasta sessualmente vergine. No siamo immacolati per grazia, per dono di Dio che ci ha pensati, nel suo amore, fin dall’eternità come suoi figli amatissimi. Non per merito, ripeto, ma per dono.

Come un figlio non diventa tale per merito ma per dono, anche se non sempre, a volte è solo per errore, così è per noi nei confronti di Dio: siamo figli per dono, e immacolati per amore.

Il male, il peccato esiste e noi lo sperimentiamo continuamente. Ma continuamente possiamo sperimentare la gioia del dono della grazia di Dio, il dono del suo amore.

Noi non ci crediamo, noi rimaniamo basiti di fronte a tanta grandezza.  Noi non ci crediamo, ma siamo eredi di Gesù, figli dello stesso Padre.

Ripeto: non è grazie alla nostra bravura che siamo tali, ma per grazia, per una carezza di Dio che ci ha pensati da sempre. Così come Maria è un pensiero di Dio. Immacolata perché sogno di Dio che l’ha pensata, come pensa ognuno di noi.

A Maria viene annunciato dall’angelo che il Signore è con lei. Lei rimane turbata a queste parole: cosa mi sta poi dicendo questo qua. Ma cosa c’entro io. Ma è sicuro di non avere sbagliato casa e persona? Cosa vuoi che possa fare io della mia vita. Ma cosa vengono a chiedere a me, cosa chiede a me Dio?

E l’angelo: non temere, hai trovato grazia presso Dio. Non gli dice guarda che siccome sei stata brava fino adesso, sei stata scelta perché degna. No! Non temere perché hai trovato grazia. E questo non temere è per ogni figlio pensato da Dio da sempre. Non temere, sei figlio per dono non per merito.

Ma come è possibile che io possa generare Dio? Come è possibile che io riesca a fare qualcosa di buono nella mia vita? Sono un poveraccio, ne ho combinate di ogni, e tu mi vieni a dire che io … sarò la madre del Signore? Come è possibile questo? Sei sicuro di essere andato dalla persona giusta? Non posso concepire: non ho amato alcun uomo.

Il dono si fa totale: il soffio di Dio, lo Spirito santo, viene soffiato in te e l’Altissimo ti copre con la sua ombra: nulla è impossibile a Dio.

Eccomi! Se queste sono le condizioni, ci sto. Se veramente la grazia di Dio è su di me forse ce la faccio. Se l’amore di Dio è il motore del mio quotidiano, allora io ci sono. Non per merito mio, ma perché pensata immacolata fin dalle origini del tempo. Non per merito mio, ma per dono, perché pensato immacolato e figlio fin dalla fondazione del mondo.

Eccomi: avvenga per me secondo la tua parola. La gioia e la festa scoppiano nel cuore e nella vita. Per grazia ogni giorno siamo riportati alla bellezza delle origini, quando ancora non eravamo intaccati dal male e dal peccato. Ogni mattina per dono siamo invitati a rifarci belli come siamo stati da sempre. Ogni mattina, ogni giorno l’invito è lo stesso: Rallegrati, perché l’amore di Dio è con te.

A noi rispondere al di là di ogni timore e di ogni degnità: Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quanto hai detto. Oggi!


AUTORE: p. Giovanni Nicoli FONTE SITO WEB CANALE YOUTUBE FACEBOOKINSTAGRAM