Oggi il Signore Gesรน si manifesta di nuovo a noi, si manifesta al mondo. Oggi รจ il Natale vissuto in comunione con i nostri fratelli Ortodossi.
Ciรฒ che ci porta al centro di tale manifestazione sono โalcuni Magiโ. I Magi sono cercatori gioiosamente viaggianti e bacianti.
I Magi sono dei cercatori che ci invitano ad entrare nella carovana dei tanti cercatori che popolano la terra. Non stanno fermi. Non si accontentano delle loro sicurezze vere o presunte. Cercano, scrutano, entrano in sรฉ per cercare di capire. Sono gente che non si accontenta delle prime risposte. La sana inquietudine che cโรจ in loro li spinge oltre. Lโatteggiamento interiore del viaggiante non รจ tanto quello di cercare delle risposte, quanto invece quello di porsi delle domande.
Dai doni che portano i Magi dovevano essere persone agiate, agiate come siamo tanti di noi. Ma non si lasciano ingannare dallโabbaglio dellโagiatezza magari cercando di accrescerla ancor piรน. No, loro hanno domande nel cuore e cercano, cercano la stella. La cercano non come qualcosa che appartiene a loro, ma come qualcosa che li spinge ad andare oltre, a mettersi in viaggio abbandonando le loro agiatezze, falsi lumi che non ci stimolano a metterci in cammino. Falsi lumi che ci paralizzano in un quotidiano troppo poco abitato da senso.
I Magi lasciano perchรฉ cercano. Vengono da lontano. Spesso i lontani sono i primi ad arrivare. Spesso i lontani vedono prima e meglio dei vicini. Spesso avviene che i destrutturati sono piรน liberi di lanciare il loro sguardo oltre la siepe.
Sono cercatori, sono cercatori gioiosi. Vanno alla ricerca di un bambino da adorare. Quando le indicazioni sono chiare e si realizzano nella stella indicativa, โprovarono una gioia grandissimaโ. Hanno cercato, hanno trovato, non vogliono possedere, donano e ripartono.
Cosรฌ sono i viandanti, cosรฌ sono i mendicanti di luce, cosรฌ sono coloro che non cercano sicurezze e risposte, ma domande da seguire come una stella, come desiderio che dice che mi manca una stella.
Ma perchรฉ tutto questo camminare? Perchรฉ tutto questo domandarsi? Perchรฉ tutto questo viaggiare? Potrebbero starsene quieti in casa loro. Perchรฉ?
Semplicemente per adorare. Il pellegrino desidera solo adorare per poi potere ripartire. Lโadorante non possiede, adora appunto e poi riprende il suo cammino di ricerca che si conclude solo con la morte. E forse neppure lรฌ!
Lโadorare รจ il desiderio che muove ogni cammino fin dal principio. Lโadorare รจ il fine di ogni capire e di ogni fare. Loro partono per andare ad adorare; comunicano a Gerusalemme che vogliono adorare; Erode dice di volere adorare; loro ripartono, giungono, adorano e poi ripartono.
Adorare รจ portare-alla-bocca, รจ baciare in comunione di amore e di respiro. I Magi partono per adorare e adorano, baciano, non possiedono, donano con gratuitร e ripartono. ร lโadorazione di ogni discepolo, รจ lโadorazione che giungeranno a fare anche gli apostoli. Nei camminanti della carovana cโรจ anche chi adora per tradire. Anche Erode vuole adorare, meno male che non vi riesce. Come adorerร Giuda nellโorto degli ulivi consacrando con il bacio tradente la passione del Signore.
Tutti vogliono adorare e baciare, ma non tutti lo vogliono fare per camminare e per ricercare. Qualcuno bacia per possedere, per avere, per dominare, per uccidere. ร cosa sempre terribile lโamore quando รจ cucinato nellโintingolo del possesso.
Lโinvito che possiamo cogliere questโoggi รจ lโinvito a metterci in cammino con una domanda nel cuore, con un desiderio: quello di potere adorare il Re dei re che รจ nato ed รจ stato deposto in una mangiatoia. Colui che appena nato giร qualcuno ha voluto sopprimere. Colui che grazie a Giuseppe puรฒ vivere in vista di una passione che verrร nel tempo stabilito, quando il tempo sarร favorevole, quando il Kairรฒs sarร giunto.
Lasciamo le nostre false luci di sicurezze e mettiamoci in cammino con la gioia del ricercare il bambino da adorare. Non vediamo in Lui minacce al nostro potere, come lโhanno viste i sacerdoti del tempio e Erode con loro. Baciamo con gratuitร e ripartiamo, ripartiamo per quel cammino di vita interiore che non si fida del possedere, ma ricerca il dono gratuito, camminando gioiosamente dietro la stella del nostro desiderio.
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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