p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 5 Ottobre 2020

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โ€œInveceโ€! Col Samaritano inizia una nuova storia, la storia dellโ€™Assoluto. Si entra in un mondo nuovo mettendoci sulla rotta di Dio. In questa rotta del mondo nuovo, il Samaritano non รจ certo un personaggio nรฉ come il prete, nรฉ come il levita: due burattini dellโ€™inutile, di un mondo che ha perso il suo senso e dove sembra che la cosa piรน importante sia lamentarsi delle cose che non vanno, delle cose che uccidono lโ€™uomo, stando bene attenti a non fare nulla per cambiare la rotta.

Il prete รจ il burattino della religione, di una religione vana, che non si prende cura dellโ€™uomo lasciato mezzo morto sulla strada. Il levita รจ il pupazzo di un ordine politico e democratico che non funziona, schiavo solo del profitto. รˆ ordine apparente che รจ sostanziale disordine.

โ€œInveceโ€ il Samaritano si presenta subito come persona. Lui che era uno portato da una certa fretta, con impegni irrinunciabili, fino al punto che poi riprenderร  il cammino spinto da evidente urgenza. Parte col proposito di ripassare a vedere il malcapitato e a provvedere ancora a lui nel caso ne avesse bisogno. E forse anche per controllare che lโ€™albergatore avesse fatto il suo dovere coi denari da lui lasciati. Il samaritano era in viaggio non di piacere ma di lavoro, eppure ha tempo per vedere e avere compassione e misericordia e prendersi cura del malcapitato. Semplicemente perchรฉ non cโ€™รจ nulla di piรน importante di questo: prendersi cura dellโ€™uomo sofferente e morente.

Un Samaritano: persona non gradita ai custodi della Legge e del tempio. Rappresenta lโ€™empietร  pagana nel cuore di Israele. รˆ Gesรน che dalla Samaria ha indurito il volto per andare a Gerusalemme. รˆ Lui il mangione e il beone, trasgressore della Legge dei padri. Lui il bestemmiatore che mangia e beve con pubblicani e peccatori. Lui tocca il lebbroso e si fa toccare dai peccatori, dagli impuri; si fa toccare, ancor piรน baciare, dalla peccatrice. Lui ha cambiato la Legge di santitร  e la perfezione di Dio in misericordia per tutti i miseri. Lo chiamano a buona ragione Samaritano.

Il dottore della Legge sarร  costretto a riconoscere che รจ Lui Colui che si รจ fatto prossimo, perchรฉ ha avuto compassione e misericordia del malcapitato.

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Far misericordia, avere compassione, รจ la sintesi storica di Dio verso lโ€™uomo. รˆ il senso stesso della missione di Gesรน. Egli passรฒ e passando benediceva e risanava coloro che stavano sotto il potere del diavolo.ย  Con Lui e grazie a Lui รจ scesa sulla terra la misericordia stessa del Padre. Vicino ad ogni uomo che scende da Gerusalemme cโ€™รจ ormai uno che vede e fa misericordia. Anche il legista, il dottore della legge, รจ obbligato non solo a sapere cosa cโ€™รจ scritto nella Legge e nei Profeti, ma a riconoscerlo realizzato: la Legge si fa vangelo sotto i suoi, i nostri occhi.

La chiamata รจ chiara: partecipare alla vita dei discepoli che consiste nel riconoscere e credere allโ€™amore di Dio per noi. Questo ci fa uomini e donne capaci di metterci in cammino, di obbedire al comando di Gesรน: โ€œvaโ€™ e anche tu fa cosรฌ!โ€.

Chiamati dunque a compiere la stessa missione di fare lo stesso, missione che durerร  fino alla fine del tempo.

Vale a dire: guarda e non fare finta di niente; abbi compassione e misericordia; avvicinati allโ€™uomo mezzo morto e senza valore; curvati su di lui e vagli incontro; fasciagli le ferite, versa olio e vino, gesti sacramentali del nostro quotidiano giocarci nella vita; caricatelo su di te, sul tuo giumento, non scaricarlo perchรฉ povero e mezzo morto; prendilo sulle tue braccia, portalo alla locanda, nel tuo rifugio; stai con lui e prenditi cura di lui. Solo il giorno dopo affidalo ad altri mantenendo su di lui la tua personale responsabilitร .


AUTORE: p. Giovanni Nicoliย 
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