p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 4 Febbraio 2023

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La solitudine รจ un dono di Dio che ci chiama in disparte per riposarci un poโ€™ dalla complessitร  della nostra esistenza moderna e dalla ridda di pensieri e preoccupazioni che abitano le nostre giornate.

La solitudine non รจ fuga mundi, non รจ un fuggire dal mondo. La solitudine รจ fare ordine in casa propria, un ricentrarsi sullโ€™essenziale perso e sperso nelle steppe delle miriadi di cose che ci circondano e che attraggono e abbagliano la nostra attenzione.

La solitudine non รจ mica una follia: รจ indispensabile per stare bene con se stessi e con gli altri.

Lโ€™isolamento รจ un fuggire dagli altri, รจ un nascondersi, รจ un evitarli, รจ un individualismo che ci tormenta ancora piรน delle cose che ci assalgono.

La solitudine รจ uno staccare la spina per fare chiarezza nei propri sentimenti e nei propri desideri. La solitudine รจ silenzio e contemplazione.

Silenzio dai rumori esterni ed interni. Contemplazione di quello che ci passa sotto gli occhi ogni giorno di umano e di naturale, a cui non facciamo mai caso.

Solitudine รจ permettersi di sentire la voce che sa e che grida, per lo piรน inascoltata, dentro di noi.

La solitudine รจ semplificare la propria esistenza.

La solitudine รจ uscire dalla complicazione del mondo moderno che provoca frustrazione e impotenza, per riappropriarci del mondo, del nostro mondo che noi possiamo plasmare e costruire. La solitudine รจ ritrovare la propria appartenenza a se stessi, al mondo, agli altri, a Dio.

La solitudine รจ uscire dal disorientamento, dal sentirsi persi nel fare semplicemente il proprio dovere al lavoro, nel disinteressamento generale per la vita, dallโ€™isolamento cosรฌ legato al senso di inutilitร  che ogni giorno quando ci svegliamo ci assale.

La solitudine ci permette di riportare il problema della nostra esistenza allโ€™essenziale ponendoci le domande di fondo e cercando la risposta a queste e non al mondo interno o allโ€™universo.

Cogliere lโ€™essenziale per non perderci nel caos del superfluo, ecco la richiesta di Gesรน che ci invita: โ€œVenite in disparte in un luogo solitario, e riposatevi un poโ€™!โ€.

Proprio per questo gli apostoli si riunirono intorno a Gesรน e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato!

Riconoscono che รจ bello potersi riunire intorno a Gesรน e potergli raccontare quanto รจ avvenuto, quanto abbiamo fatto, quanto siamo riusciti a realizzare.

รˆ bello potere avere il coraggio di perdere del tempo per raccontarsi, per dire quanto stiamo vivendo, per dirci gli avvenimenti salienti della nostra giornata e della nostra settimana. รˆ bello avere questo coraggio di spendere del tempo oggi dove il tempo sembra essere il bene piรน prezioso che non basta mai.

Lo riconoscono come un dono questo e lo riconoscono come un dono bello per chi ce lโ€™ha. Un dono da condividere. รˆ un dono che non mi รจ proprio, ma del quale intuisco tutta la bellezza e il calore. รˆ uno stare intorno ad un camino acceso in una baita in montagna in una serata invernale: tutto รจ freddo e fresco, ma il calore del fuoco crea relazione.

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