Si ha lโimpressione, a volte, che per quanto pensa Dio e quanto pensiamo noi, siamo impossibilitati ad essere chiesa, comunitร cristiana.
Il vangelo di questโoggi, che chiude il capitolo sul Regno, con Gesรน che parte di lร , evidenzia come il Regno, e ancor piรน la chiesa, sia un raccogliere nella rete, un riunire nelle reti, tutti, ogni genere di pesci. Ogni genere di pesce deve essere accolto nella chiesa. Non รจ una pesca selezionata quella del Regno, ma รจ una pesca dove tutti sono raccolti e accolti. I discepoli, cioรจ noi, debbono essere quei pescatori di uomini che non possono escludere nessuno, ma tutti debbono accogliere.
Non cโรจ divisione tra pesci buoni e pesci cattivi. Non cโรจ crescita del grano buono senza la zizzania, nella rete del Regno.
La rete aggrega tutti, senza discriminazione. La chiesa non sceglie chi รจ bravo, buono e bello: accoglie tutti. Non puรฒ essere che cosรฌ, pena la negazione della fraternitร e dellโessere figli dello stesso Padre. Se infatti nego la fraternitร ad un figlio di Dio, non accetto di essere figlio io stesso.
Un altro aspetto del Regno รจ che la rete sarร piena solo alla fine, non oggi. Per questo non รจ oggi il tempo della distinzione, oggi รจ il tempo della raccolta e dellโaccoglienza. La fine sarร solo quando il fine sarร raggiunto: quando la Parola e lโaccoglienza fraterna avranno pescato ogni uomo, nessuno escluso.
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Allora il Figlio, lโultimo ad essere pescato, consegnerร tutto al Padre. A quel punto termina il tempo della chiesa che scompare perchรฉ non ha piรน motivo di essere: inizia il tempo del Padre. Dopo il tempo del Figlio su questa terra; dopo il tempo dello Spirito che guida la chiesa, rimane il tempo del Padre dove tutto verrร riassunto nel Figlio e nello Spirito Santo.
Solo nel tempo del Padre vi sarร distinzione, secondo la sua misericordia, non senzโaltro secondo i nostri giudizi e le nostre misure che il piรน delle volte sono alquanto meschine non certo di misericordia.
Se il presente รจ il tempo della pesca e dellโindulgenza, nel futuro vivremo il giudizio. Giudizio che giร conosciamo, se vogliamo: sarรฒ misurato secondo la misericordia che avrรฒ accordato agli altri.
Se colgo il senso della misericordia di Dio, non la uso come paravento e non mi prendo gioco della bontร del Padre. Non diventa scusa per la mia malizia e per il giudizio del prossimo. Sappiamo che il Padre aspetta che ci convertiamo perchรฉ tutti possiamo essere salvati dal Figlio suo Gesรน.
Sappiamo anche che la misericordia รจ al centro di ogni accoglienza oggi e di ogni divisione domani. Se la base del giudizio รจ la nostra bravura sappiamo per certo che saremo condannati. Se la base del giudizio รจ la misericordia del Padre sappiamo per certo che saremo salvati. Tutto il resto รจ nel cuore del Padre, non certo nella nostra mente. Sappiamo infatti che โla misericordia ha sempre la meglio sul giudizioโ, come ci ricorda san Giacomo nella sua lettera (2, 13).
AUTORE: p. Giovanni Nicoliย
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