p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 29 Febbraio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 16, 19-31

Data:

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Gesรน Cristo, da ricco che era, si รจ fatto povero. Il bene va scelto, non รจ frutto della distrazione.

Un giorno il povero morรฌ e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Un giorno Gesรน morรฌ e fu di lร  assunto in cielo. Morรฌ anche il ricco e fu sepolto. Il mendicante ormai รจ povero e in quanto povero รจ entrato nella beatitudine eterna: beati i poveri perchรฉ di essi รจ il regno dei cieli.

Noi non ci crediamo ma la povertร  vissuta come tale diventa luogo di incontro: con noi stessi, con Dio e con il fratello: diventa beatitudine. La povertร  innanzitutto personale, vissuta come limite diventa luogo di disperazione, di fuga da noi stessi, di incapacitร  di vedere le cose con occhi liberi, di incapacitร  ad amarci e quindi di amare Dio e i fratelli: diventa luogo di distrazione: meglio che faccia la roba piuttosto che mi faccia un tesoro in cielo dove nรฉ tignola nรฉ ruggine nรฉ ladri possono portarmi via quello che รจ mio, meglio: quello che sono io in relazione.

Il ricco fu sepolto: il povero non poteva essere sepolto, non aveva nulla; il ricco puรฒ essere sepolto sotto tutte le sue ricchezze: perchรฉ โ€œdove รจ il vostro tesoro, lร  sarร  anche il vostro cuoreโ€ (Lc 12, 34); โ€œperchรฉ anche se uno รจ nellโ€™abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beniโ€ (Lc 12, 15).

โ€œLevรฒ gli occhi e videโ€: รจ solo in questo momento che il ricco vede Lazzaro, prima non lo aveva mai visto, non si era accorto di lui: ma ormai รจ morto. Forse proprio perchรฉ รจ morto e non รจ piรน preso dalle sue ricchezze, dalla sua porpora e dal suo bisso, dai suoi banchetti, che puรฒ vedere Lazzaro. รˆ vero: la preoccupazione delle cose da fare e dโ€™avere ci annebbiano la vista. Non riusciamo piรน a vedere la nostra faccia: non la riconosciamo piรน, sono io o รจ un altro? Sono vero o sono falso? Boh!

Non riusciamo piรน a sentire il nostro cuore: chi ascolta il proprio cuore si prepara delle sofferenze, meglio essere sordi, essere duri, essere corazzati e non badare alla banalitร  dei nostri sentimenti. Non riusciamo piรน ad amare chi ci sta accanto: lo trattiamo come un albero da frutta: ci avviciniamo a lui solo per prendere, mai per curarlo; ci avviciniamo a lui solo per vedere se ha qualcosa da darci, non per contemplarlo e per fargli qualche trattamento di affetto e qualche potatura amorevole.

โ€œUn grande abissoโ€: รจ lโ€™abisso della mancanza di caritร . La mancanza di caritร  ci salva: ci salva dallโ€™accorgerci dellโ€™altro; ci salva dal doverci prendere cura del mendicante che cโ€™รจ in noi; ci salva dal dover perder quel tempo tanto prezioso che non ci basta mai e che tanto noi sprechiamo in cose che non fanno bene al cuore e alla vita: ci salva da tutto ciรฒ. Ma รจ anche uno scavatore eccezionale di abissi: crea divisioni la mancanza di caritร ; crea egoismo; crea sospetto; crea porte blindate; crea rancore; crea fame; crea povertร ; crea tormenti per gli altri prima (Lazzaro non aveva di che sfamarsi) e per noi poi (โ€œora lui รจ consolato mentre tu sei in mezzo ai tormentiโ€).

Anche in questo brano la parola ci invita allโ€™ascolto: di Mosรจ e i Profeti. Rifiutando ogni miracolismo che ci rende o dei grandi creduloni oppure degli scettici incurabili. โ€œSe non ascoltano Mosรจ e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasiโ€. Gesรน รจ risorto ed รจ qui vivo in mezzo a noi, togliamo via il velo dai nostri occhi, quel velo delle ricchezze che non ci permette di vederlo e di ascoltarlo; quel velo che non ci permette di vederlo nel povero; quel velo che non ci permette di accorgerci di lui e di ascoltarlo con affettuosa attenzione.

รˆ il Risorto che oggi ci invita al banchetto eucaristico della vita: โ€œVenite, tutto รจ pronto. Ma tutti allโ€™unanimitร , cominciarono a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato. Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego considerami giustificato. Un altro disse: Ho preso moglie e perciรฒ non posso venire. (โ€ฆ) Esci subito per le piazze e per le vie della cittร  e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppiโ€ (Lc 14, 17-21).

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