Lโuomo diventa ciรฒ che attende: se attende morte produce morte, se attende vita produce vita. Lโesistenza cristiana รจ attesa di colui che deve tornare: lo sposo! Il discepolo non ha qui la sua patria. La casa della sua nostalgia รจ altrove.
Dobbiamo sapere che il momento del ritorno del Signore sarร la notte, figura della morte personale.
Lโattesa: il tempo dellโattesa non รจ vuoto: รจ il tempo della salvezza in cui la comunitร รจ chiamata a testimoniare il suo Signore. La storia รจ luogo di decisione e di conversione, di vigilanza e di fedeltร alla Parola, di liberazione dal lievito dei farisei e accoglienza del lievito del regno: รจ un tenere accesa davanti al mondo la luce del Signore.
Il vangelo di oggi ci presenta alcuni atteggiamenti per essere testimoni luminosi che non nascondono la luce ricevuta sotto il letto, ma la mettono sul lucerniere non per farsi vedere ma โperchรฉ faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Cosรฌ risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perchรฉ vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che รจ nei cieliโ (Mt 5, 15-16).
Essere pronti significa non essere eternamente in ritardo, non si puรฒ fare aspettare Colui che viene e che bussa: bisogna essere con lโudito attento a cogliere il toc toc di colui che bussa. Le faccende di ogni giorno non devono distrarci portando via dal nostro cuore la Parola seminata. Devono essere il luogo dove la Parola seminata porta frutto, dellโattesa e dellโascolto, dellโattenzione, dellโessere pronti: non distratti.
Distratto รจ colui che si perde dietro le cose che fa, dimenticandosi del perchรฉ le fa, รจ colui che non si ricorda piรน la meta che si รจ prefissato, รจ colui che si dimentica di essere in attesa di Colui che viene.
Con la cintura ai fianchi e le lucerne accese: รจ la tenuta di lavoro, di servizio e di viaggio, prescritta nellโEsodo per la cena Pasquale. Lโatteggiamento corretto con cui attendere il Signore che deve venire non รจ quello di guardare il cielo, ma di testimoniarlo sulla terra. Questo diventa essere luce. ร vita stessa del discepolo che, accesa della luce del suo Signore, illumina gli altri. E illumina gli altri perchรฉ ha la cintura ai fianchi: questa รจ lโidentitร del discepolo che serve in umiltร come il suo Signore: questa รจ essere lucerna ardente. Ciรฒ che il discepolo รจ dentro, luce, appare fuori.
Per essere pronti con la cintura ai fianchi e le lucerne attese non possiamo essere figli del lievito dei farisei, attenti con cupidigia a far sรฌ che la paura della morte sia scacciata con le ricchezze: noi vogliamo che la morte venga, siamo in attesa della stessa, perchรฉ con essa viene lโAtteso, lโAmato, il nostro Servo, la nostra Luce.
Aspettano: solo se noi lo aspettiamo il padrone torna dalle nozze dellโAgnello: senza il nostro desiderarlo non puรฒ venire. Viene e bussa, se qualcuno gli apre lui entrerร e cenerร con lui, ma se nessuno apre sarร costretto a passare oltre. Il Signore si invita a cena nella nostra casa, viene a fare eucaristia con noi; lui si invita a casa nostra per offrirci il suo banchetto. In questo modo noi possiamo aprirgli subito: se siamo in attesa con la cintura ai fianchi e le lampade ardenti possiamo andare incontro allo sposo che viene. Apriamo subito, appena arriva e bussa: non perchรฉ siamo persone di fretta ma perchรฉ siamo persone in ansia della sua venuta, siamo persone che attendono lโincontro con lo Sposo.
Beati semplicemente perchรฉ discepoli โche ascoltano la parola di Dio e la osservanoโ (Lc 11, 28) e sono in tal modo svegli e pronti ad aprire; beati perchรฉ aprendo la porta il Signore entra, ci fa mettere a tavola e passa a servirci. Lui che รจ il primo dei servi passa a servirci illuminandoci col suo essere servo: โchi vuole essere grande tra voi si farร vostro servitore, e chi vuol essere il primo tra voi sarร il servo di tutti. Il Figlio dellโuomo infatti non รจ venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per moltiโ (Mc 10, 43-45).
โBeati loroโ se ci troverร cosรฌ perchรฉ potremo partecipare al banchetto della vita che lui ha imbandito per noi. Il banchetto della vita รจ la vita stessa del Padre che ci viene donata con la creazione stessa, con i beni: vita che รจ condivisione, non accumulo; solidarietร non accaparramento; porte aperte non blindatura. Credo che se avessimo coraggio di lasciare che ognuno su questa terra possa condividere le bontร della creazione metร dei problemi non ci sarebbero. Senzโaltro ci sarebbero meno guerre e meno terrorismo.
Le bombe fanno crescere le divisioni e lโodio, la bontร cura i cuori e converte perchรฉ รจ luce del Signore che viene e che serve.
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