p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 24 Ottobre 2019

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Essere figli del lievito dei farisei anzichรฉ del lievito del Regno e viceversa, non รจ cosa indolore, insapore e indifferente. Fa la differenza vivere in noi un lievito anzichรฉ lโ€™altro. Questa differenza che รจ portata alle estreme conseguenze dalla vita di Gesรน, crea guerra e conflitto in noi prima e con gli altri poi. Ma lโ€™invito del Signore va oltre e ci porta a smettere di vivere questa conflittualitร  come una cosa da aborrire. Questa conflittualitร  รจ vita ed รจ vita che va vissuta con discernimento. In ogni momento, soprattutto nei momenti conflittuali, possiamo scegliere ciรฒ che รจ giusto. I costi da pagare non possiamo viverli come una cosa negativa, sono parte della vita. Ogni cosa vissuta con amore chiede di essere pagata, diversamente amore non รจ. Lโ€™amante che non soffre per lโ€™amato e per lโ€™amata, amore non รจ. รˆ una semplice barzelletta adolescenziale che non ha nรฉ vita nรฉ futuro, รจ schiava del โ€œfinchรจ duraโ€, non puรฒ durare perchรฉ nega una parte essenziale dellโ€™amore che รจ la sua drammaticitร  e la sua capacitร  di dono che รจ morire per lโ€™amato, per lโ€™amata.

Gesรน รจ venuto a gettare questo fuoco sulla terra, meglio ad accenderlo perchรฉ noi lโ€™abbiamo spento e tendiamo continuamente a spegnerlo. Questo fuoco brucia ciรฒ che amore non รจ e alimenta col suo fuoco lโ€™amore. Questo fuoco che Gesรน ha gettato sulla terra รจ fuoco che scaturisce dal suo donare la vita per noi. Non lโ€™ha detto, lโ€™ha fatto. Ha verbalizzato il suo desiderio, desiderio che ha realizzato fin da subito camminando verso Gerusalemme dove donerร  la sua vita per noi.

Camminando verso Gerusalemme con Gesรน, camminando verso il dono della propria vita, siamo continuamente chiamati a cogliere ciรฒ che fa lievitare il nostro cammino: il lievito dei farisei o quello del Regno! Cosa รจ che motiva la mia esistenza: lโ€™ipocrisia, che รจ lievito dei farisei, dove io mi pongo al centro con i miei interessi ed egoismi o il lievito del Regno che pone al centro della propria umanitร  quellโ€™amore come atto piรน alto di vita, atto che supera di ben lunga la giustizia umana e il suo giustizialismo? Prima ancora che cogliere se lโ€™azione che facciamo รจ buona, siamo chiamati a cogliere se lo spirito che mi muove รจ buono. Lโ€™azione buona o cattiva puรฒ essere relativamente facile da cogliere, ma quello che fa la differenza perchรฉ mi pone nella condizione di andare oltre le apparenze e le visibilitร , รจ lโ€™intenzione con cui faccio quella data azione. Fermarmi solo allโ€™azione esterna, che ha giร  una sua importanza, รจ roba adolescenziale e farisaica. Andare oltre cogliendone anche lo spirito con cui faccio quellโ€™azione, รจ roba da Regno, da gente matura, da gente che vive fino in fondo la propria umanitร . Lo spirito buono che sostiene e muove le mie azioni รจ fuoco di amore, di pace e di gioia. Il lievito dei farisei รจ spirito nemico, รจ morte, รจ egoismo e chiusura. Il fuoco che Gesรน getta sulla terra anche oggi ci spinge a fare la differenza in me per scegliere ciรฒ che รจ buono e bello per lโ€™umanitร  e per me. Il lievito dei farisei conviene ed รจ molto meglio, peccato che sia velenoso e mortifero. Il lievito del Regno non conviene, ma รจ vitale e dona vita.

Chiamati a cogliere la differenza motivazionale e di intenzione fra bene e male, significa accogliere questo fuoco di Gesรน che si accende in noi per una vita nuova e vera. Il luogo figurato e reale dove questo fuoco brucia sulle differenze, รจ lโ€™eucaristia sul mondo. Cosa celebriamo nellโ€™eucaristia se non il cammino verso Gerusalemme e il dono totale di sรฉ? Lรฌ il Signore ha vissuto la vita e la morte come dono bello. Accogliere il fuoco significa accogliere di potere vivere questo dono come dono bello che crea bellezza nella vita, pur nella sua drammaticitร  e nel suo dividere il bene e il bello dal brutto e dal male.

Non compie un giudizio, lo fa semplicemente nella vita. Non si ferma al giudizio giudicante, vive la differenza come dono. Il mio limite non รจ piรน luogo di lotta e di disperazione, qualcosa che non ha futuro, che non vede lโ€™orizzonte verso il quale acquista significato il mio cammino. Il mio limite รจ eucaristia, รจ luogo di comunione, รจ vivere con gli altri perchรฉ viviamo nel Padre e viceversa. รˆ fuoco che brucia il lievito dei farisei, gettandoci, con Gesรน, in quel battesimo di morte che รจ via alla vita perchรฉ รจ morte che esplicita il desiderio di donare la propria vita. รˆ morte non subita ma donata per il bene del creato, dei fratelli, del bene comune.

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La morte non รจ piรน un ladro che ruba tutto, quanto invece incontro con Gesรน sposo che ritorna dalla festa di nozze.

Lโ€™invito รจ a guardare lโ€™orizzonte verso cui camminiamo e a cogliere lโ€™intenzione che ci muove allโ€™incontro. Attendere il Veniente รจ spinta ad amare; sopravvivere per salvare la pelle รจ sfiducia e chiusura alla lotta, al dono della propria vita.

Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.

Fonte – Scuola Apostolica Sacro Cuore

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.

Non sono venuto a portare pace sulla terra, ma divisione.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12, 49-53

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:

ยซSono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse giร  acceso! Ho un battesimo nel quale sarรฒ battezzato, e come sono angosciato finchรฉ non sia compiuto!

Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. Dโ€™ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suoceraยป.

Parola del Signore.

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