p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 23 Gennaio 2022

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Questo brano รจ importante perchรฉ ci dร  le coordinate di tutta lโ€™azione di Gesรน. Ci dice cosa fa, come lo fa, dove lo fa, quando lo fa, quali sono le reazioni. Ed รจ una predica inaugurale un poโ€™ sfortunata perchรฉ finirร  con il lancio del predicatore dalla roccia, lancio non riuscito perchรจ lui se nโ€™รจ andato.

Gesรน ritorna dal Giordano, dove รจ stato battezzato; dal deserto, dove รจ stato tentato. Torna nella potenza dello Spirito, quello Spirito che ha ricevuto nel battesimo. Spirito del Figlio, che lo rende solidale con i fratelli: Lui infatti รจ in fila con i peccatori. Gesรน mantiene sempre lo Spirito che ha manifestato nel battesimo ed รจ in questo Spirito che Lui inizia il suo ministero in Galilea. La sua attivitร  principale รจ insegnare.

Lui รจ la nostra logoterapia: รจ la parola che ci guarisce. La malattia dellโ€™uomo รจ la menzogna, perchรฉ lโ€™uomo vive secondo la parola che ha nella testa e nel cuore. Quando la parola sbagliata รจ il massimo male per lโ€™uomo, rovina la relazione che ha con sรฉ, con gli altri, con la natura. La Veritร  fa come la luce, dissipa le tenebre, dissipa la menzogna. Nel Vangelo, la Parola non solo ti guarisce, ma ti ristruttura, ti dร  il volto del Figlio.

Gesรน Parola viene a Nazareth: il luogo della sua vita quotidiana, dove ha vissuto trentโ€™anni, cioรจ tutta la sua esistenza: รจ quello il luogo dove si realizza il Vangelo, il luogo della vita quotidiana.

Entra nella sinagoga con lโ€™emozione di chi รจ tornato dove aveva imparato a conoscere la Parola, dove aveva imparato a leggere, quella che era stata il centro della sua vita, dove aveva ascoltato per trentโ€™anni la Parola di Dio. Lรฌ entra nel giorno di sabato, cioรจ il giorno della festa, il giorno in cui si celebra il compimento della creazione, il giorno dove ognuno desidera arrivare, a una compiutezza di vita, a una vita piena. Il sabato รจ come il gusto in anticipo della festa, della gioia, del riposo. Di sabato non si lavora. Si mangia, si beve, si fa festa e si ascolta la Parola. Lโ€™uomo รจ fatto per questo. Siamo nella sinagoga, il racconto inizia con Gesรน che si leva, apre il libro e termina con Gesรน che chiude il libro e si siede: in mezzo cโ€™รจ il brano che viene letto.ย  Gesรน che si leva per leggere. Leggere in greco si dice riconoscere. La parola che si levรฒ รจ quella della resurrezione. Il Gesรน che si leva รจ il Gesรน risorto, il Gesรน che legge รจ il Gesรน risorto che interpreta la scrittura, fa conoscere che in Lui si compie.

Gli danno il rotolo del profeta Isaia. Egli lo apre: lo legge. Questo libro sigillato รจ tutto scritto e pieno di senso dentro e fuori: รจ la nostra esistenza che nessuno sa leggere.

Cosa sta scritto nel libro? Gesรน dice che quello Spirito รจ su di Lui, lo ha ricevuto nel battesimo. Lo Spirito di Gesรน รจ lo Spirito del Figlio. Lo Spirito del Figlio รจ vivere la fraternitร : questo รจ lo Spirito che รจ su di Lui.

La buona notizia. La buona notizia qual รจ? Mandare gli schiavi in libertร . Proclamare la libertร  degli schiavi. Conosciamo tante schiavitรน, conosciamo le schiavitรน interiori, che sono le piรน dure a perire, e quelle esteriori degli altri che provocano le nostre schiavitรน interiori. Abbiamo bisogno di liberarci delle nostre schiavitรน dentro e fuori, per andare verso la libertร . Dove la libertร  non รจ ciรฒ che intendiamo noi oggi โ€“ fare quel che mi pare e piace, questo si chiama libertinismo o disonestร  o egoismo o produrre morte โ€“, ma liberazione dalla schiavitรน.

La seconda cosa รจ la vista ai ciechi. Siamo forse ciechi pure noi รจ la domanda dei farisei a Gesรน. Giovanni dice โ€œse foste ciechi poco male, tanto i ciechi li guarisco; ma siccome dite di vedere il vostro peccato rimaneโ€. Il peccato รจ la falsa lettura della realtร  che facciamo, una lettura delirante, che รจ il vero male. Il Vangelo ci vuole aprire gli occhi: questa รจ lโ€™illuminazione. Non รจ qualcosa di strano. E aprire gli occhi sulla realtร  รจ uscire dai deliri per vedere la veritร . La veritร  รจ che Dio รจ Padre e noi siamo figli e quindi fratelli e vivere tutto questo. Questa รจ la condizione per abitare la terra.

E poi vengono inviati in libertร , gli oppressi. La terra sarร  abitabile e potremo abitarci se consideriamo che tutto ciรฒ che cโ€™รจ รจ dono di Dio a tutti gli uomini, รจ dono del Padre ai suoi figli. E noi possiamo vivere se viviamo da fratelli i doni che abbiamo. Se viviamo i doni da rivali distruggiamo il fratello; uccidiamo lโ€™altro, uccidiamo noi come figli e distruggiamo anche il bene e il bene ci serve solo per fare il male.

La condizione per abitare la terra, รจ vivere da figli e da fratelli. Se non si fa questo cosa capita? Capita che a uno va male magari il lavoro, deve vendere i terreni e va in miseria e finisce in schiavitรน. Questo cresce sempre di piรน e si concentra tutto in mano di pochi, i pochi vivono splendidamente, gli altri muoiono. Se non cโ€™รจ giustizia non cโ€™รจ libertร , cโ€™รจ schiavitรน, oppressione e ingiustizia. Diviene inabitabile la terra e sarร  guerra dappertutto. Provate a vedere i conflitti che ci sono oggi al mondo. Si dice che non ci sono beni disponibili al mondo. Mi han detto che cโ€™รจ da vivere per dieci miliardi di persone con quel che si produce. Su sei miliardi che siamo quattro miliardi sono esclusi. Quindi cโ€™รจ qualcosa da cambiare. Il mondo esploderร  se noi lo viviamo cosรฌ. Quindi Gesรน รจ venuto a far sรฌ che avvenga la comunitร  cristiana come la comunitร  dove tutto รจ in comune, nessuno considera niente suo, tutti hanno secondo i bisogni e nessuno รจ in miseria, cioรจ dove tutto รจ oggetto di condivisione. I modi poi saranno tanti, saranno diversi. Se disprezzo uno, disprezzo Dio, che lโ€™ha fatto come suo figlio e disprezzo me perchรฉ sono uguale a lui.

Cosa puรฒ diventare la terra se invece di litigare e distruggerci gli uni e gli altri, impiegando le massime energie in questo, cominciassimo ad andare dโ€™accordo e a mettere in comune gli sforzi per costruire un mondo di solidarietร , di benessere, di condivisione, di qualitร  di vita. Sarebbe ciรฒ per cui siamo fatti. Ed รจ bene ricordarselo sempre.


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