p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 20 Giugno 2023

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Continua la pazzia di Dio: amare i propri nemici e pregare per i propri persecutori. Eppure avrร  un senso la presenza di nemici nella nostra esistenza. Mi viene da chiedere: ma perchรฉ esistono? Se cโ€™รจ un motivo per la presenza delle zanzare anzichรฉ delle api, perchรฉ i nemici? Non tanto i nemici che vogliono ucciderci o vogliono a tutti i costi il nostro male, ma quei piccoli nemici di tutti i giorni che ci rovinano lโ€™esistenza anche solo con la loro presenza, anche solo nellโ€™aprire la bocca. Perchรฉ queste presenze sgradevoli delle quali faremmo volentieri a meno? Perchรฉ?

Non lo so! So solo che ci sono e quello che mi interessa รจ comprendere che con tutta la nostra saggezza umana arriviamo ad avere una sola possibilitร : quella di eliminarli, di concretizzare cioรจ il nostro odio per loro.

Quellโ€™accidente di un Padre che noi abbiamo invece mi dice che cโ€™รจ unโ€™altra strada senzโ€™altro piรน difficile ma allo stesso tempo piรน naturale: quella di fare piovere sui giusti e sugli ingiusti, quella di fare splendere il sole sui buoni e sui cattivi, basta che noi accettiamo di essere perfetti come รจ perfetto il Padre nostro che รจ nei cieli.

Sรฌ perchรฉ noi crediamo di potere non avere nemici: ma i nemici ce li avremo sempre sia che lo vogliamo sia che non lo vogliamo, a noi rimane scegliere se odiarli oppure se amarli. Non avere nemici non รจ possibile, ma รจ possibile sempre amarli.

In realtร  abbiamo unโ€™altra possibilitร  che รจ quella di evitare le persone sgodevoli vale a dire sgradevoli, girare lโ€™angolo, evitare i posti dove queste persone si appostano, camminare dallโ€™altra parte della stradaโ€ฆ e credo che quando non riusciamo ad avere un atteggiamento positivo questo esitamento sia una cosa buona. Ma ad un certo punto il Signore ci chiama a fare scattare dentro di noi la molla della libertร  dove io scelgo di non essere schiavo dellโ€™odio e del risentimento, ma scelgo la libertร  dellโ€™amare i nemici e del pregare per i miei persecutori.

รˆ impossibile volere bene ai propri nemici. Ma รจ altrettanto impossibile fare piovere da una parte e non dallโ€™altra, fare splendere il sole in un angolo e non nel resto della realtร . Detto in altri termini: o ci diamo da fare per avere un cuore buono, e allora saremo buoni con tutti, oppure il nostro cuore sarร  acido e allora saremo acidi con tutti soprattutto con le persone a noi piรน care, sรฌ perchรฉ la botte dร  del vino che ha.

Non cโ€™รจ alcun dubbio: noi siamo legati da una ragnatela nella quale piรน ci dibattiamo per uscirne e piรน ci ingarbugliamo. Siamo una matassa di lana che non riesce a trovare il capo da cui partire per potersi sbrogliare. La nostra ragnatela sono le nostre ragioni, il nostro ingarbugliamento รจ il nostro odio sostenuto dalle nostre ragioni. Non possiamo fare finta di nulla: noi abbiamo ragione e nessuno puรฒ toglierci tali ragioni.

Forse ognuno di noi รจ piรน disposto ad amare di quanto sembri, ma troppo spesso questo desiderio e disponibilitร  ad amare รจ bloccato dalle nostre ragioni.

Siamo tutti malati di conquista e la nostra ragione segue dei canali che ci possono portare a tale conquista dellโ€™altro o delle cose o del potere. Seguendo tale ragnatela non abbiamo via di scampo: dobbiamo odiare.

Il vangelo di questโ€™oggi รจ una Buona Novella che ci chiama alla libertร , vuole liberarci dalle nostre ragnatele e dai nostri ingarbugliamenti.

Ci chiede una cosa difficile, faticosa, impossibile. Eppure รจ la via seguita da Gesรน ed รจ la via che sembra piรน difficile ma che in realtร  รจ la piรน vera.

Seguire questa via dellโ€™amore per i nemici รจ liberante perchรฉ ci rende uguali a Dio che fa piovere sui giusti e sugli ingiusti; รจ liberante perchรฉ ci toglie da quella dipendenza dallโ€™odio che non ci permette la vicinanza; รจ liberante perchรฉ ci scioglie dalla schiavitรน della ragnatela delle nostre ragioni e ci mette su un piano di libertร  che รจ data solo dal perdono e dalla fratellanza, dal sentirci figli dello stesso Padre, fratelli con tutti gli uomini.

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