Continua la pazzia di Dio: amare i propri nemici e pregare per i propri persecutori. Eppure avrร un senso la presenza di nemici nella nostra esistenza. Mi viene da chiedere: ma perchรฉ esistono? Se cโรจ un motivo per la presenza delle zanzare anzichรฉ delle api, perchรฉ i nemici? Non tanto i nemici che vogliono ucciderci o vogliono a tutti i costi il nostro male, ma quei piccoli nemici di tutti i giorni che ci rovinano lโesistenza anche solo con la loro presenza, anche solo nellโaprire la bocca. Perchรฉ queste presenze sgradevoli delle quali faremmo volentieri a meno? Perchรฉ?
Non lo so! So solo che ci sono e quello che mi interessa รจ comprendere che con tutta la nostra saggezza umana arriviamo ad avere una sola possibilitร : quella di eliminarli, di concretizzare cioรจ il nostro odio per loro.
Quellโaccidente di un Padre che noi abbiamo invece mi dice che cโรจ unโaltra strada senzโaltro piรน difficile ma allo stesso tempo piรน naturale: quella di fare piovere sui giusti e sugli ingiusti, quella di fare splendere il sole sui buoni e sui cattivi, basta che noi accettiamo di essere perfetti come รจ perfetto il Padre nostro che รจ nei cieli.
Sรฌ perchรฉ noi crediamo di potere non avere nemici: ma i nemici ce li avremo sempre sia che lo vogliamo sia che non lo vogliamo, a noi rimane scegliere se odiarli oppure se amarli. Non avere nemici non รจ possibile, ma รจ possibile sempre amarli.
In realtร abbiamo unโaltra possibilitร che รจ quella di evitare le persone sgodevoli vale a dire sgradevoli, girare lโangolo, evitare i posti dove queste persone si appostano, camminare dallโaltra parte della stradaโฆ e credo che quando non riusciamo ad avere un atteggiamento positivo questo esitamento sia una cosa buona. Ma ad un certo punto il Signore ci chiama a fare scattare dentro di noi la molla della libertร dove io scelgo di non essere schiavo dellโodio e del risentimento, ma scelgo la libertร dellโamare i nemici e del pregare per i miei persecutori.
ร impossibile volere bene ai propri nemici. Ma รจ altrettanto impossibile fare piovere da una parte e non dallโaltra, fare splendere il sole in un angolo e non nel resto della realtร . Detto in altri termini: o ci diamo da fare per avere un cuore buono, e allora saremo buoni con tutti, oppure il nostro cuore sarร acido e allora saremo acidi con tutti soprattutto con le persone a noi piรน care, sรฌ perchรฉ la botte dร del vino che ha.
Non cโรจ alcun dubbio: noi siamo legati da una ragnatela nella quale piรน ci dibattiamo per uscirne e piรน ci ingarbugliamo. Siamo una matassa di lana che non riesce a trovare il capo da cui partire per potersi sbrogliare. La nostra ragnatela sono le nostre ragioni, il nostro ingarbugliamento รจ il nostro odio sostenuto dalle nostre ragioni. Non possiamo fare finta di nulla: noi abbiamo ragione e nessuno puรฒ toglierci tali ragioni.
Forse ognuno di noi รจ piรน disposto ad amare di quanto sembri, ma troppo spesso questo desiderio e disponibilitร ad amare รจ bloccato dalle nostre ragioni.
Siamo tutti malati di conquista e la nostra ragione segue dei canali che ci possono portare a tale conquista dellโaltro o delle cose o del potere. Seguendo tale ragnatela non abbiamo via di scampo: dobbiamo odiare.
Il vangelo di questโoggi รจ una Buona Novella che ci chiama alla libertร , vuole liberarci dalle nostre ragnatele e dai nostri ingarbugliamenti.
Ci chiede una cosa difficile, faticosa, impossibile. Eppure รจ la via seguita da Gesรน ed รจ la via che sembra piรน difficile ma che in realtร รจ la piรน vera.
Seguire questa via dellโamore per i nemici รจ liberante perchรฉ ci rende uguali a Dio che fa piovere sui giusti e sugli ingiusti; รจ liberante perchรฉ ci toglie da quella dipendenza dallโodio che non ci permette la vicinanza; รจ liberante perchรฉ ci scioglie dalla schiavitรน della ragnatela delle nostre ragioni e ci mette su un piano di libertร che รจ data solo dal perdono e dalla fratellanza, dal sentirci figli dello stesso Padre, fratelli con tutti gli uomini.
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