ร una donna. Ed รจ insieme Maria, la Chiesa, la Fede, รจ il nostro cuore, siamo noi. ร figura, รจ simbolo, รจ visione e come tale non si puรฒ rinchiudere in una lettura univoca. La realtร non si puรฒ mai ridurre, siamo chiamati a camminare di visione in visione per permettere alla vita di dilatarsi in mille segni e in infiniti significati.
ร una donna, ed รจ bellissima, abita il Cielo perchรฉ di Infinito รจ la carne dei desideri, perchรฉ รจ invito ad uno sguardo risollevato, cucita di cielo, come un arcobaleno รจ simbolo dellโAlleanza. ร Maria, รจ la nostra fede, รจ la Chiesa quando non si perde tra le trame del potere, quando non sprofonda gli occhi nel potere, quando non si lascia trascinare nel fango della religiositร dโapparenza.
ร donna ed รจ notizia buona per i nostri occhi, vien voglia di asciugarsi le lacrime per tornare a guardare il cielo, nasce il desiderio di uscire di casa, salire su un monte, fare tardi la notte per scoprire tra le stelle il profilo di una vita Alleata e Promettente. Sia questa la nostra Assunzione, sia Assunto al Cielo il nostro sguardo, chiamato a ri-trovare alleanze.
Sole, luna e stelle: รจ donna la Creazione, รจ creatura sintesi della bellezza del creato. In sรฉ il giorno e la notte e le stelle, in sรฉ il Tutto, perchรฉ lโAmore non pretende nulla ma non si accontenta mai, lโAmore รจ Tutto e Niente, รจ sorrisi e lacrime, terra e cielo, giorno e notte, ferite e passione. Assunzione sia per noi giornata di coraggio, tornare ad assumere il rischio dellโAmore, prendere Tutto, accogliere la sfida. Niente di meno. Sorrisi e lacrime, lacerazioni e incontri, Assunzione sia assumersi il rischio di vivere fino in fondo, di lasciarsi avvolgere dal tutto, di fuggire una vita tranquilla, scegliere il sole e la luna e le stelle. Lโamore non pretende ma non si accontenta, lโamore รจ assumere tutto in uno sguardo appassionato. Lโamore รจ avere il coraggio di prendere tutto di se stessi.
Lei รจ bella ed รจ vitale. Donna incinta, vita che spinge per nascere, la bellezza non รจ conclusa, la bellezza chiama il futuro, apre le acque, attraversa la morte. La bellezza non รจ calma, non รจ quiete, non รจ riposo: la bellezza apocalittica รจ doglie e travaglio. ร un urlo vitale contro la sterilitร . Assunzione sia gridare di vita per risvegliare la nostra fede assopita e abitudinaria, sia fuggire la quiete e ritrovare il coraggio del travaglio, accogliere la vita nel suo faticoso e infinito formarsi e sformarsi e ricrearsi, dolore vitale, attraversamento in nome di una esistenza che per essere tale chiede di essere continuamente partorita. Assumersi il coraggio di chiedere scusa per quando sogniamo una fede senza contrazioni, un riposo eterno che รจ buono per i cadaveri.
Che tornino a gridare i profeti, che le nostre notti tranquille possano essere risvegliate dalle urla di una vita da troppo tempo sterile e muta, che siano le loro voci come sassi gettati contro le vetrate perfette delle nostre chiese, grida femminili di donna che vuole diventare madre, fede che non vuole arrendersi allโabitudine, chiesa che non puรฒ lasciarsi soffocare dalla paura e dallโopportunismo. Assumiamoci il rischio di pregare perchรฉ aumentino le grida per le doglie di un parto che tutto potrebbe cambiare, un grido contro la sterilitร insopportabile di questa nostra Chiesa che non trova piรน il coraggio di cambiare, il coraggio di rinascere. Un grido di doglia, di parto, un nuovo Concilio? Qualcosa che rompa gli schemi? Una novitร vera, qualcosa di scandaloso, un inciampo, qualcosa che urli vita e non piรน lo stanco ripetersi di piani pastorali sempre uguali. Occorre rischiare per far nascere qualcosa di nuovo, per non morire. Occorre disgustarsi del clericalismo di frasi sussurrate, viscide, troppo corrette, misurate e violente, tornare a godere di un Apocalittico vagito: che poi anche il Vangelo inizia sempre e solo cosรฌ: un pianto di bimbo nel cuore della notte.
Ed eccolo il drago, e in quel drago non dobbiamo avere fretta di vederci il maligno che ci piace pensare sempre altro da noi. Drago รจ il male che abbiamo dentro e fuori, drago รจ la paura di sognare, drago รจ ogni paura di cambiare, drago รจ un colpo di coda violento a โtrascinare un terzo delle stelle del cieloโ: drago รจ ogni volta che per paura o comoditร ci sbarazziamo dei sogni. Drago รจ il potere di qualsiasi Erode che, per incapacitร di cambiare, uccide ogni bambino. Drago รจ il moralismo che ci portiamo dentro, ereditario, contagioso. Drago รจ โsi รจ sempre fatto cosรฌโ, drago รจ fingere che non si possa cambiare, drago รจ circondarsi di persone che assecondano sempre e comunque, drago รจ vedere in chi prende le distanze un oppositore, drago รจ non ascoltare, drago รจ il male, soprattutto quello che finge: di ascoltare, di amare, di comprendere.
Cโรจ sempre un drago appostato davanti ad ogni possibilitร di nascita. Cโรจ un drago tra il bambino e la madre. Il bimbo รจ rapito verso Dio, la donna รจ affidata al deserto. Tra i due cโรจ una distanza.
ร una donna, รจ Maria? ร la nostra fede? ร la nostra storia? ร tutto? Siamo noi. Nel deserto, in fuga e in cammino, nella speranza di essere assunti in cielo, per andare a riprenderci quel bambino che ci รจ stato strappato. Che bella sarebbe la Chiesa se avesse il coraggio di mostrarsi cosรฌ, non solo madre rassicurante, non piรน padre normativo e anaffettivo, ma donna gettata nel deserto, madre a cui รจ stato strappato un figlio, madre e come tale animale ferito e pericoloso, che รจ il drago che deve avere paura di una donna a cui รจ strappato il figlio. E non ci si aspetta dalla donna parole di conforto, non manti azzurri e spiritualizzanti sguardi vacui, la donna apocalittica รจ una tigre a cui sono stati strappati i piccoli, vaga nel deserto della vita con passo sicuro e attento, รจ pronta a ruggire, non ha paura del drago, il cuore รจ pieno di nostalgia feroce. Nel deserto ha un rifugio ma dal rifugio parte, si espone, cammina, in esodo continuo.
Assunzione รจ festa rischiosa, a sentir lโApocalisse, รจ sperare che la Chiesa si ricordi di essere donna, e madre a cui รจ stato strappato il figlio, e che non abbia piรน paura del drago perchรฉ in nome di un figlio niente fa piรน paura, e non abbia paura di gridare dโamore perchรฉ lโAmore ferito non se ne fa nulla di sterili formule romantiche.
FONTE
SITO WEB | CANALE YOUTUBE | FACEBOOK | INSTAGRAM



