Odio, dunque sono! ร tempo che ci rendiamo conto che questo รจ il vero motore della vita, dellโeconomia, della politica, dellโuso degli stranieri come dei nostri connazionali. Lโimportante รจ rispondere colpo su colpo, usando i giacimenti di cattiveria che troviamo nel nostro sottosuolo, per potere stigmatizzare, colpevolizzare, la cattiveria altrui dando giusto sfogo alla nostra.
Che ne facciamo noi che abbiamo questa convinzione non teorica ma pratica, di un episodio come quello di oggi? Oggi ci viene narrato un miracolo che รจ un miracolo di incontro. Fuori dai confini di Israele, un maestro ebreo e una donna pagana instaurano un dialogo dove alla fine si capiscono. Da questa comprensione scaturisce guarigione e pienezza di vita. Noi, gente pieni di bibbia e di rabbia, che ci scagliamo contro chi, in modo bello e pulito, porta il Cantico dei Cantici sul palco di Sanremo, non riusciamo piรน ad incontrare nรฉ gente dei nostri nรฉ gente straniera semplicemente perchรฉ siamo preoccupati non della vita ma di ciรฒ che ci permette di odiare la vita degli altri perchรฉ non sono dei nostri, non sono cattolici veri, non difendono la famiglia come noi.
Il miracolo di questโoggi รจ possibile semplicemente perchรฉ entrambe sono in uscita! Aperti allโignoto che a noi fa tanto paura semplicemente perchรฉ diverso. Gesรน lascia la sua terra e tutte le beghe sulla puritร della legge, se ne va su di un suolo straniero, dimora in una terra estranea e impura. La donna lascia le proprie credenze per cercare guarigione laddove cโรจ. Chi se ne frega di ciรฒ a cui credo, ciรฒ che importa รจ la Vita, la vita di mia figlia. ย Stranieri lโuno allโaltro si incontrano. Passano oltre, vanno oltre la linea di demarcazione statale della paura dellโalteritร che presuppone sempre la presunzione di essere nel giusto. Incontro che diventa vita e sconfitta della divisione mortifera che a noi piace tanto ma che รจ solo paura che porta morte.
Il protagonista di questa vicenda non รจ lโebreo Gesรน maestro e fondatore del cristianesimo; protagonista e artefice del miracolo dellโincontro e della guarigione รจ la donna. ร lei che genera alla vita il proprio interlocutore, lo genera ad una nuova comprensione di sรฉ. Lo genera ad una missione piรน vera perchรฉ universale e non preoccupata delle beghe sul puro o lโimpuro.
Questa donna, chissร che nome aveva, รจ triplicemente impura: รจ femmina, รจ pagana, รจ alle prese con uno spirito impuro, perรฒ รจ madre, autenticamente madre: dona luce di vita ad un altro da sรฉ che aveva parlato di questa vita fino al giorno prima, ma non lโaveva ancora concretizzata come la concretizza lei in Lui.
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Lei aderisce a quanto Gesรน le dice, non risponde allโodio con odio, non risponde colpo su colpo: accoglie il mondo di Gesรน creando uno spazio di relazione e di dialogo. Nasce una relazione franca e trasparente, uno spazio di autenticitร dove la donna conduce Gesรน su di un monte di consapevolezza non teorica ma concreta, non di testa ma di cuore, inaspettata. Da sguardi diversi, da punti di partenza diversi, nasce il dialogo, dialogo che non รจ interessato a difendere una lettura della realtร contro unโaltra ribattendo colpo su colpo, quanto invece ad una lettura in dialogo con sguardi altri. Il punto di vista della donna รจ stupendo: da sotto il tavolo, luogo riservato ai cani, vede che ci puรฒ essere pane per tutti; senza togliere il boccone di bocca a nessuno, tutti possono nutrirsi della salvezza del Padre, anche i non credenti!
Lโumiltร sapiente della donna ribalta lโaggressivitร di Gesรน facendo scaturire in Lui un discernimento nuovo: Lui si lascia lavorare dalla parola ricevuta, parola che diviene Parola. Gesรน si lascia correggere e guidare dalla donna, accetta da lei una veritร sulla propria esistenza: tutto questo รจ grande alla faccia di chi pensa che lโimportante รจ dare o non dare il sacerdozio alle donne, col rischio che sia solo una questione di potere e non di vita. Ma la cosa piรน grande che questa donna dona a Gesรน, chissร poi come si chiamava questa donna, che nome avrร avuto, รจ la capacitร di scrutare oltre le parole, di discernere ciรฒ che le genera: un profondo atto di fede!
Questa parola rivelata dalla donna a Gesรน consente la guarigione della figlia che non รจ piรน una semplice straniera, ma un fiore di vita sbocciato nella regione di Tiro. La donna non si รจ scomposta, non si รจ ribellata al pregiudizio del Figlio di Dio: ha riconosciuto il proprio posto, lo ha accolto senza pretese, ha riposto la sua fiducia nel Maestro che non capiva, ha sentito in grande nel suo cuore portando anche il Rabbรฌ a sentire in grande pur essendo fuori dai confini del suo paese.
Gesรน e la donna: due cosรฌ lontani non esistevano, due cosรฌ stranieri. Avevano una cosa in comune: la capacitร di andare oltre se stessi e di ascoltare vivendo la bellezza del cambiamento. Accogliamo questi due maestri di umanitร : รจ bello fiduciare chi ci sta davanti, dona vita, fa sbocciare un fiore fra le rocce. Non mi interessa lโappartenenza religiosa o politica, al puro o allโimpuro, mi interessa quella fiducia che mette radici e dona vita alla pianta della vita.
Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.
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I cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli.
