Sarebbe ridicolo, se non fosse drammatico, come noi ci rapportiamo alla preghiera e il rapporto che noi abbiamo con la parola. Dio ci parla, ci parla in modo efficace. Il suo modo di parlare รจ poco efficiente perchรฉ la sua Parola รจ giร vita, รจ giร fattiva. Non vi รจ alcuna lontananza fra quanto dice e quanto fa. Non vive la divisione che viviamo noi che ci porta a pensare una cosa e a farne unโaltra, a dire che vogliamo fare bene e poi subito dopo a fare del male.
Stiamo aspettando la pioggia, e forse, se ci pensassimo un poโ, potremmo capire qualcosa di piรน di ciรฒ che capita alla gente che vive anni senza vedere la pioggia, quella gente che noi giudichiamo fannullona, salvo poi dire che abbiamo lavorato come un nero, chissร perchรฉ? La Parola di Dio รจ come la pioggia e la neve, ci dice il profeta Isaia, cadono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato e fecondato la terra, senza averla fatta germogliare perchรฉ possa dare il seme a chi semina e il pane a chi ha fame. La Parola non ritorna senza avere ottenuto il suo effetto, proprio come la pioggia e la neve.
La Parola รจ tale perchรฉ, come giร detto, non vi รจ il mare fra il suo dire e il suo fare. La Parola รจ tale perchรฉ รจ un abbraccio di pioggia di amore. La Parola sono gocce di miele che ci cadono negli orecchi ma che sentiamo in bocca. La Parola รจ uno sguardo tenero e vitale che esprime tutta la sua passione di amore. La Parola รจ una carezza, la Parola รจ riconoscimento del profumo del figlioletto.
Se la Parola รจ, detto in altri termini, un atto di amore, lo stesso lo dovremmo dire della nostra preghiera. La preghiera non รจ un insieme di parole, la preghiera รจ Parola incarnata in noi grazie a quelle stille di rugiada che cadono su di noi. La preghiera non รจ un tentativo di intontire la divinitร perchรฉ ci conceda quanto gli chiediamo. La preghiera รจ un atto dโamore di Dio che manda su di noi la bellezza del suo amore, come pioggia che ristora la terra del nostro cuore cosรฌ spesso bruciata e inaridita. Se questo รจ vero allora la preghiera รจ innanzitutto un mettersi disponibili ad accogliere il dono di amore di Dio. Lโattore principale รจ Dio e noi diventiamo attori con Lui e grazie a Lui. La preghiera non รจ un atto che parte da noi, la preghiera siamo noi che ci mettiamo disponibili ad accogliere la sua comunione con noi.
La preghiera รจ dialogo e alteritร , รจ relazione, รจ parlare con tutto il corpo e la vita e piacere allโAltro. Sapendo che il piacere piรน grande che un Padre puรฒ vivere รจ quello di essere riconosciuto dallo sguardo del figlio e di sentirsi dire Papร . La preghiera se รจ un monologo รจ un selfie, รจ un autoerotismo, รจ una inseitร che non porta da nessuna parte, รจ un piacere sรฉ che non potrร mai spalancare le porte nรฉ alla relazione nรฉ tantomeno allโamore. ร un compiacere se stessi.
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La ricerca del proprio io, magari con le chiacchiere, non รจ ricerca di Dio nรฉ accoglienza del Padre. Non ci interessa la cosiddetta preghiera pagana, fatta anche dai cristiani, che cerca di farsi buono Dio convinto che il nostro Dio non รจ un Padre ma รจ sempre un poโ carogna.
Noi che vogliamo essere ascoltati da Dio, se vogliamo pregare, siamo chiamati a gustare e a scoprire la bellezza di ascoltare Lui che ci canta la ninna nanna prima di addormentarci e che ci porta alle sue guance sollevandoci come un bambino. La preghiera รจ accogliere lโinteresse di amore di Dio Padre per noi, interesse che, se accolto, scatena un interesse di amore di noi per Lui.
Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.
Fonte – Scuola Apostolica Sacro Cuore
Vangelo del giorno:
Mt 6, 7-15
Dal Vangelo secondoย Matteo
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซPregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perchรฉ il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate cosรฌ:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontร ,
come in cielo cosรฌ in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che รจ nei cieli perdonerร anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerร le vostre colpeยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
