p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 11 Ottobre 2021

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Siamo sempre alla ricerca di segni nel nostro quotidiano. Un segno che รจ simbolo di qualcosa dโ€™altro, di qualcosa di piรน grande.

Un segno puรฒ essere simbolo di speranza di fronte ad una guarigione. Oppure un segno, che รจ poi un avvenimento, puรฒ essere segno di disperazione quando si rischia di iniziare di nuovo una guerra. Una guerra puรฒ essere segno di recidivitร  degli uomini che continuano a conquistare e a perdere, lasciando dietro di sรฉ solo cadaveri e distruzioni. Questo avviene quando inizia una guerra fatta con le armi; avviene anche quando si inizia una guerra commerciale o si finisce nel bel mezzo di una tempesta finanziaria.

Il segno รจ sempre simbolo di qualcosa di piรน grande. Anche i nostri litigi familiari, che noi definiamo spesso โ€œper cose futiliโ€, sono segno di qualcosa di piรน grande. Si litiga per cose insignificanti che hanno un grande significato affettivo.

Ogni giorno siamo alla ricerca di questi segni, ma sembra che abbiamo smarrito la capacitร  di riconoscerli. Cerchiamo dei segni grandi, dei miracoli, che ci parlino di Dio e ci dimentichiamo che il nostro รจ un Dio che si รจ incarnato. Cerchiamo segni fuori dalla realtร  e non li troviamo; spesso siamo bravi ad inventarli e allora diventiamo dei creduloni ingenui anche se in nome della fede, quando รจ nella realtร  che noi possiamo incontrare questi segni.

I segni sono i fratelli che incontriamo ogni giorno. Come Giona รจ stato segno per la sua generazione, come Gesรน รจ stato segno inascoltato per la sua, cosรฌ noi: siamo circondati da fratelli segni, ma non li sappiamo riconoscere perchรฉ in tuttโ€™altre faccende affaccendati, perchรฉ attenti a guardare dalla parte sbagliata, dalla parte della disincarnazione.

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Ogni fratello รจ un segno e io posso essere un segno per ogni fratello. Fratello povero segno della predilezione di Dio. Fratello saggio segno di un Dio messo in mezzo a noi. Fratello malato segno del nostro Dio sofferente. Fratello trattato ingiustamente segno di un Dio, il nostro, finito in croce per amore.

รˆ chiaro che in questi casi il segno รจ anche realtร , il simbolo รจ anche veritร . Non paragoniamo il simbolo della bandiera ad una nazione, ma il segno di un uomo come reale figlio di Dio amabile per se stesso e non perchรฉ cโ€™รจ di mezzo Dio. Diversamente rischieremmo di usare il prossimo per arrivare a Dio.

Noi siamo chiamati ad essere segno per quello che siamo. Siamo chiamati ad essere dei convertiti. Gente cioรจ innamorata di Dio e del suo essere misericordioso. Siamo chiamati, proprio perchรฉ in conversione permanente, a riconoscere la sua presenza non tanto nelle cose, anche; non tanto nei miracoli, anche; non tanto nelle cose grandiose quanto invece nei nostri fratelli. Quei fratelli che non sono lontani e non sono scelti in modo premeditato, ma quei fratelli che ogni giorno incontro. Quei fratelli che incontro sul lavoro e quelli che incontro in negozio, quelli che incontro ad una partita come quelli che incontro al bar, quelli che incontro lungo le strade e quelli che incontro mentre chiedono lโ€™elemosina, quelli che vengono affidati alle mie cure di medico o di infermiere e quelli che debbono trattare i loro debiti con la banca.

O mettiamo il fratello sopra ogni cosa come simbolo e segno di una presenza che รจ vita e che รจ vitale per me, oppure la legge sarร  sempre qualcosa che ci supera e che schiaccia i piรน deboli. Sia essa una legge del mercato come una legge religiosa, come una legge politica come una legge regionale e finanziaria. Noi pensiamo e siamo convinti che la legge uccida, come ci dice Paolo, e sia fonte di morte solo se รจ una legge religiosa che diventa un imperativo morale che non bada al coinvolgimento del cuore della persona. Dimenticandoci che le leggi dello stato o le leggi del mercato, sono anchโ€™esse fonte di morte, forse in modo ancora piรน sadico e feroce.

Siamo cosรฌ convinti di questo che crediamo buona legge che possa risolvere i nostri problemi siano essi economici come a livello di giustizia. Siamo proprio degli illusi: queste leggi, ormai nessuno sa quante siano, non fanno altro che intralciare la vita degli onesti e aumentare le scappatoie per chi onesto non รจ.ย  La vita, la soluzione dei problemi, il rilancio del mercato del lavoro, una sanitร  piรน sana, non saranno mai frutto di una legge, ma di persone che si coinvolgono in modo vero e in modo nuovo in queste realtร . Ormai le leggi servono solo a creare una disperazione burocratica omicida.

I segni, i simboli, le realtร  di Dio sono in mezzo a noi: alleniamoci a scoprirli e ad identificarli: il nostro sarร  un continuo cammino di conversione, di innamoramento, cioรจ, di Dio e dei fratelli.


AUTORE: p. Giovanni Nicoli FONTE SITO WEB CANALE YOUTUBE FACEBOOKINSTAGRAM