Ricostruire la relazione
Quando le relazioni si spezzano, รจ difficile provare a ricostruirle. Restano i pregiudizi, il rancore. Non รจ piรน come prima. Qualcosa รจ cambiato. Nelle relazioni vogliamo sempre guadagnarci o almeno essere rassicurati, sapere che non perderemo e non ci faremo male. Ma in fondo, chi pensa cosรฌ, non arriva mai ad amare veramente.
Al contrario, le letture di questa domenica, ci presentano un modo di amare molto diverso, che non รจ solo il modo di amare di Dio, ma รจ il cammino che ciascun discepolo รจ chiamato a percorrere.
Una nuova alleanza
Le parole di Geremia nella prima lettura di questa domenica ruotano intorno allโimmagine dellโalleanza, un patto, unโamicizia, una relazione profonda: ยซIo sarรฒ il loro Dio ed essi saranno il mio popoloยป. Eppure Dio ripete queste parole dopo che per molte volte quellโalleanza รจ stata infranta. ร come se davanti allโinfedeltร del popolo, Dio non si arrendesse. Anzi, la โnuova Alleanzaโ di cui parla Geremia sembra in controtendenza, perchรฉ promette unโintimitร ancora piรน profonda, essa si baserร su una legge, su una parola, che non ha bisogno di essere compresa, perchรฉ sarร scritta nel cuore. ร come se piรน il popolo si allontana, piรน Dio vuole essergli vicino. Non a caso, questa nuova alleanza sarร portata a compimento da Gesรน sulla croce, da colui cioรจ che quando sarร innalzato, attirerร tutti a sรฉ.ย
Dio non si arrende davanti alla nostra infedeltร . ร proprio lโamore tenace che suscita nellโaltro il desiderio del cambiamento. ร la consapevolezza cui giunge lโorante nel Salmo 50, quando chiede un cuore puro, cioรจ un cuore libero di accogliere lโamore. A volte Dio ci sta davanti con la sua misericordia, ma noi siamo incollati al nostro passato, siamo fissati sui nostri errori, facciamo fatica a lasciarci amare in un modo nuovo.
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La consegna dellโamore
In una relazione possiamo dire di amare quando arriviamo a consegnarci pienamente. Evidentemente, Gesรน sulla croce รจ esattamente lโimmagine di questo amore pieno e fiducioso, perchรฉ come ci ricorda la Lettera agli Ebrei, Gesรน si รจ abbandonato anche quando si รจ sentito abbandonato. Questa รจ la fiducia piena nellโaltro. Obbedire alla vita, agli eventi incomprensibili, vuol dire consegnare la propria vita, fidarsi di colui al quale sto affidando la mia vita. Ogni relazione se non รจ una consegna reciproca non รจ mai autentica. Lโamore si sperimenta solo nella consegna.
Ed รจ in fondo questa anche lโimmagine che ci viene presentata dal Vangelo di Giovanni in questa domenica: il chicco di grano si consegna alla terra. Ed รจ lโunico modo per portare frutto. Se il chicco di grano non si lascia avvolgere dalla terra, se non passa attraverso il dolore della spaccatura che fa germogliare la pianta, non arriva mai a realizzare pienamente la sua vita.
Molti infatti vivono cosรฌ. Trattengono la vita, non la consegnano mai pienamente, neppure nelle relazioni piรน significative e importanti della loro vita. Non arrivano mai ad amare veramente. Hanno paura di perdersi. E cosรฌ la vita passa senza mai arrivare a viverla fino in fondo. Si puรฒ essere genitori, ma non accettare mai di perdersi fino in fondo per i figli, si puรฒ essere amici, ma non accettare mai di correre il rischio di perdere la vita per lโamico, si puรฒ essere anche pastori, ma non avere mai la disponibilitร di perdersi per il gregge. Questi sono tutti semi che non porteranno mai frutto, semi che hanno vissuto inutilmente.
Gesรน invece si lascia avvolgere dalla terra. Fino in fondo. Se, come i Giudei, vogliamo vederlo, รจ lรฌ che dobbiamo cercarlo, tra le zolle della terra che coprono il seme. Ciรฒ che dร vita รจ umile, perciรฒ scompare, fa spazio ad altro. Vedremo allora Gesรน nei frutti della sua parola, lo vedremo nei gesti dโamore, nel pane spezzato.
Leggersi dentro
- In che modo puoi rispondere al desiderio di Dio di rinnovare lโamicizia con te.
- Se la tua vita fosse come un chicco di grano, in che condizioni sarebbe oggi?

Fonte
