IL FILO ROSSO
Vangelo nel tempo della distanza
ย ODORE DI CROCE
Giovanni 7,1-2.25-30
Gesรน non voleva piรน percorrere la Giudea perchรฉ i giudei volevano
ucciderlo. Tuttavia per la festa salรฌ anche lui a Gerusalemme, non
apertamente, ma quasi di nascosto. Alcuni dicevano: non รจ costui quello
che cercano di uccidere? Ecco, parla liberamente e non gli dicono nulla.
Lโombra della croce giร mette radici: i capi dei Giudei volevano ucciderlo.
Ma perchรฉ ucciderlo? Perchรฉ decretarne la morte? E il rifiuto, perchรฉ?
Una prima risposta: lo scontro era frontale, Gesรน li denunciava come moneta falsa, dei commedianti della fede, che impedivano alla gente di arrivare a Dio. Lui portava la rivoluzione: Dio per le strade di Galilea, dentro le case dei poveri, principi del regno, dentro le ferite di chi soffre.
Un secondo motivo: ecco che tutto il popolo gli va dietro! I capi stanno perdendo consensi, i numeri calano. Cโerano sempre stati rivoluzionari, profeti e oppositori in Israele, il fatto nuovo รจ che Gesรน lo seguono in tanti.
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A questo punto la domanda si fa ancora piรน incisiva e piรน bella: perchรฉ la gente lo seguiva? E io, perchรฉ?
Perchรฉ sentivano aria di libertร , ossigeno buono. Diceva che era possibile vivere meglio, per tutti, e lui ne possedeva il segreto.
Sentivano battere il cuore, quando parlava loro di Dio come di un Padre esperto in abbracci. Era la rivoluzione della tenerezza, la buona notizia che lโamore รจ la sola regola.
Lโamore, che non da una spiegazione, ma guarisce. Che รจ il motore che fa ripartire la vita. La bilancia su cui si pesa la felicitร . Lโunica cosa che merita di non morire, forte di una vita indistruttibile, quella di Dio, capace di attraversare i giorni, e tutta lโeternitร .
