
Mi piace pensare che le parole usate da Giovanni allโinizio del Vangelo di oggi siano una forma di translitterazione del concetto di โFiglio di Dioโ, โben Elohimโ, ebraico. Forse non tutti sanno, che nella visione ebraica dire โFiglio diโฆโ, non significa necessariamente affermare che due o piรน soggeti avessero la stessa natura, altrimenti quando Gesรน chiama Pietro di Figlio di Giona saremmo difronte a un problema serio (Giona era un personaggio vissuto secoli prima di Pietro). Dire โ Figlio diโฆโ significava comportarsi esattamente come qualcuno.
Ecco, Giovanni oggi ci dice che chi vede Gesรน vede Colui che lo ha inviato. Non sto mettendo in questione la divinitร di Gesรน, se qualcuno sta pensando questo, ma mi piace pensare che questa sua divinitร non รจ qualcosa di scontato ma di riconosciuto. Chi ama, chi dona, chi si sacrifica per amore e solidarietร , chi soffre per la vera giustizia, chi vivi le beatitudini questi conoscono Gesรน, lo ascoltano, ci credono e pertanto sono โFigli/e di Dioโ.
Ora se noi ascoltiamo i vangeli, ma non ci impegniamo a perdonare, a sradicare le differenze economiche e sociali, a denunciare il razzismo e ogni forma di superioritร inesistente, se continuiamo ad appoggiare politiche di chiusura, a usare linguaggi di odio , a diffondere la disinformazione e le bugieโฆbeh, per usare il vangelo di oggi, non vorrei essere con voi nellโultimo giorno, e nemmeno ora a dire il vero ma lasciamo a Dio il compito di convertirci a tutti/e.
p. Arturo MCCJ
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Fonte: Telegram

Un luogo dove ascoltare ed approfondire la Parola con l’apporto di P. Arturo, missionario comboniano ?? ???????????, teologo biblista. Se vuoi comunicarti con loro, scrivici a paturodavar @ gmail.com BUON CAMMINO!!!
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