p. Arturo MCCJ – Commento al Vangelo del 20 Maggio 2020

Vi ricordate il primo giorno di scuola, o il primo giorno di università o la prima volta che si è messo piede in una palestra? I noi c’era la voglia di dare il massimo, di imparare subito tutto di alzare tutti i pesi possibili immaginari. La realtà però era diversa, ossia la nostra mente il nostro corpo non erano pronti per portare il peso di tutto quello che c’era da sapere o, effettivamente, quello che c’era da sollevare.

Il Vangelo di oggi sembra andare anche in questa direzione e ricorda a tutti i cristiani, o a tutti gli ascoltatori, che anche la fede ha un suo peso, una sua immensità, che qualsiasi essere umano riesce ad imparare e a sopportare solo con il tempo. La cosa positiva è vedere che la fede, quando abbracciata, ci porta ad essere un po’ come i bambini, cioè a voler subito saper tutto, capire tutto travolti da un entusiasmo che ci viene da Dio. Ma che cosa ci insegnerà allora questo cammino di fede? Il testo di oggi ci ricorda che ciò che ci insegnerà non sono parole, non sono volumi, ma sarà l’incontro e la testimonianza su un uomo chiamato Gesù, detto il Cristo. Quanto veramente conosciamo di Gesù?

Quanto ricordiamo delle sue scelte, dei suoi gesti, e anche delle sue parole nel contesto in cui erano stati pronunciati? Interessante vedere con ognuno di noi ha una sua idea specifica di Gesù, spesso adattata alle nostre paure, ai nostri limiti e anche i nostri concetti culturali. Eppure il Vangelo oggi ci ricorda che lo spirito ci parlerà di Gesù dando testimonianza di chi veramente era quest’uomo, il figlio di Dio. Non solo, ci ricorda che accettare Gesù non sarà un percorso facile, perché saranno tante le cose che noi dovremmo riconsiderare rispetto a quello che abbiamo imparato quando eravamo piccoli.

A questo punto vi invito a ricordare le persone che vi hanno aiutato nel cammino di fede, i vostri catechisti e catechiste, sacerdoti che a loro modo, nella misura in cui potevano comunicarsi con voi, hanno comunque dato il massimo affinché in noi fosse seminato il vangelo. Ora è giunto il momento di assumerlo come persone adulte, di incontrarsi con il signore dei Vangeli, e di lasciarsi guidare dalla testimonianza che il suo spirito ci darà ogni giorno.

p. Arturo MCCJ

Fonte: Telegram

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