p. Alessandro Cortesi op – Commento al Vangelo di domenica 5 Marzo 2023

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Il cammino di Abramo inizia con una chiamata ad uscire, ad andareโ€ฆ Abramo accoglie una voce che รจ parola di Dio sulla sua vita: lo invita ad abbandonare una situazione conosciuta, le sue sicurezze, per aprirsi ad una novitร , per intraprendere un cammino verso un futuro nascosto nelle mani del Dio della promessa: โ€˜vaโ€™, lasciaโ€ฆโ€™. Eโ€™ cammino verso una terra da cercare, ma รจ anche cammino verso se stesso: โ€˜Esci, vai verso te stessoโ€ฆโ€™

La parola di Dio spinge Abramo ad uscire: รจ un cammino che lo coinvolge nella solitudine ma anche lo apre ad un futuro nuovo: la sua vita non sarร  da isolato, ma dovrร  allargarsi alla relazione con altri, spostando i confini della propria famiglia ad uno sguardo a tutte le famiglie della terra. La promessa lo apre di diventare benedizione per tutte le famiglie della terra: โ€˜farรฒ di te un grande popolo e ti benedirรฒโ€ฆ in te si diranno benedette tutte le famiglie della terraโ€™.

Abramo รจ chiamato a superare lo scandalo dellโ€™attesa e della non evidenza, il dubbio e la prova. Eโ€™ fatica non solo di un momento, ma di un lungo viaggio che prende la sua esistenza: รจ chiamato a ricordare la benedizione e la promessa di Dio nonostante le contraddizioni. Il suo cammino รจ quello di ogni credente per divenire benedizione per gli altri.

Il racconto della trasfigurazione รจ passaggio decisivo nel cammino di Gesรน. Matteo lo colloca a metร  del racconto dopo lโ€™annuncio della passione e lโ€™invito a seguirlo: Gesรน sta camminando verso Gerusalemme. La via che con decisione ha preso รจ quella che lo condurrร  ad affrontare lโ€™ostilitร  e la morte. Ma sul monte il suo volto รจ quello del risorto: le sue vesti divengono splendenti. Con il linguaggio proprio dellโ€™apocalittica Gesรน รจ presentato con il volto luminoso (Dan 10,6). Eโ€™ accompagnato da Mosรจ ed Elia che dicono il riferimento al cammino dโ€™Israele nel Primo Testamento ma anche lโ€™arrivo degli ultimi tempi perchรฉ Elia rapito in cielo era atteso (2Re 2,11). Il monte, lo splendore, la nube, la voce sono tutti elementi che richiamano il cammino del Sinai e la presenza di Dio nella tenda (Es 40,34-38). Tenda e dimora in cui si rende vicina la luce della presenza di Dio รจ il volto di Gesรน che cammina davanti ai suoi discepoli. Pietro si rivolge a Gesรน chiamandolo โ€˜Signoreโ€™. Eโ€™ il titolo del risorto. Il suo riferimento alle tende rinvia alla festa delle tende o capanne, festa di attesa messianica. Pietro dice i suo desiderio fermarsi: ormai i tempi del messia sono presenti (2Pt1,16-18).

Nel racconto si delinea un messaggio sullโ€™identitร  di Gesรน: sulle acque del lago i discepoli lo avevano riconosciuto come โ€˜messiaโ€™: โ€˜tu sei veramente il figlio di Dioโ€™ (Mt 14,33), e cosรฌ Pietro aveva presentato una professione di fede (Mt 16,16). Al momento del battesimo la voce dallโ€™alto aveva indicato la sua identitร  in rapporto al Padre (Mt 3,17; cfr. Gv 12,27-28).

Lโ€™evento di luce sul monte apre i discepoli a scorgere una profonditร  nascosta dellโ€™esistenza del loro maestro. Il volto sfigurato di colui che affronta la sofferenza e la croce รจ il medesimo volto del risorto: la sua risurrezione รจ vittoria del male e della morte ed acquista il suo senso profondo dalla via del dono e del servizio. Gesรน incontra fallimento e rifiuto da parte degli uomini che cercano una religione della affermazione, della sicurezza e del potere, ma verrร  confermato da Dio nel suo essere il vivente.

Il testo suggerisce anche una risposta alla domanda โ€˜chi รจ il discepolo?โ€™: รจ chiamato a seguire Gesรน per la via da lui percorsa. In questa via vi sono momenti di gioia in cui si fa presente il desiderio di fermarsi: โ€˜รจ bello per noi stare quiโ€™. Ma il cammino del discepolo deve seguire Gesรน. Lโ€™ultimo invito รจ un rinvio alla sua parola: โ€˜Ascoltateloโ€™: lโ€™ascolto della Parola di Dio e lโ€™ascolto di Gesรน sono via aperta verso lโ€™incontro con il Padre.

Fonte: il sito di don Alessandro Cortesi


p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.