โChi ha lavorato con sapienza, con scienza e con successo dovrร poi lasciare la sua parte a un altro che non vi ha per nulla faticatoโ.
Qohelet รจ il predicatore. Nel cuore del Primo testamento il suo testo inquieta e sfida, perchรฉ proviene dalla voce di chi ha assaporato tutte le cose belle della vita. Eppure ne scorge una precarietร fondamentale espressa nel termine vanitร (hebel): come la rugiada che al mattino si dissolve o come la schiuma del mare che immediatamente scompare. In modo sconsolato dice โchi ha lavorato alla fine dovrร lasciare ad altri tutta la sua faticaโ.
Eโ uno sguardo realistico, che provoca a pensare e a scorgere come vanno le cose sotto il cielo. Eโ tuttavia un pensiero che nella sua durezza apre a considerazioni di ciรฒ che permane: La โnozione di eternitร โ che Dio ha posto nel cuore umano รจ apertura ad avere una visione dโinsieme di tutti frammenti della vita. Questi appaiono senza rapporto tra di loro. Oltre lโinconsistenza si apre un desiderio a scorgere un orizzonte di senso e ad arrendersi al mistero di Dio e del suo disegno.
ยซFate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perchรฉ, anche se uno รจ nellโabbondanza, la sua vita non dipende da ciรฒ che egli possiedeยป
Luca presenta la parabola del ricco preoccupato solo di accumulare e che non considera il tempo della sua vita. I suoi pensieri concentrati sullโaccumulo esprimono una stoltezza diffusa: รจ lโatteggiamento di chi non pensa al tempo ed alla fragilitร della vita, al limite radicale di ogni esistenza e di ogni cosa.
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La parabola narra situazioni quotidiane e tiene insieme un rimprovero e una indicazione: รจ in fondo una denuncia di modo di pensare la vita come accumulo rimanendo indifferenti alla giustizia e alla condizione di chi fa piรน fatica. Eโ un anche indicazione a considerare il valore del tempo, a viverlo con responsabilitร , verso gli altri, verso le cose affidate. Gesรน propone di valutare il tempo e di pensare che la vita non dipende dai beni.
โvi siete svestiti dellโuomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creatoโ.
Nella lettera ai Colossesi si apre uno squarcio di speranza: la nostra esistenza giร respira lโatmosfera della pasqua. Puรฒ aprirsi a ricercare le cose di lassรน. Eโ la presenza della novitร di Cristo risorto che dร la forza e orienta ad un rinnovamento profondo della vita. Diventare creature nuove รจ camminare giorno per giorno in uno stile di vita che faccia propri i sentimenti e le scelte di Gesรน stesso. Eโ lui uomo nuovo e la nostra vita puรฒ essere trasformata per diventare come lui ha vissuto, passando facendo del bene perchรฉ Dio era con lui.
Per gentile concessione di p. Alessandro – dal suo blog.
p. Alessandro Cortesi op
Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.
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