La domanda di Gesù è rivolta a tutti; ma non attende
che qualcuno gli offra la risposta, perché quello che dice
porta già la sua risposta.
Ai discepoli ha presentato quello che lo aspetta:
sofferenza, rifiuto e morte … ma anche risurrezione
e vita da donare in abbondanza.
Per tutti c’è ora la proposta, e le condizioni che attendono
chi decide di seguirlo: rinnegare se stesso,
prendere ciascuno la sua croce e seguirlo, ogni giorno.
Nient’affatto facile. E per qualcuno
che pensasse di potersi di incamminarsi a cuor leggero,
suggerisce di pensarci bene perché, per seguirlo,
bisogna essere disposti a perdere la vita,
benché proprio quella sia l’unica maniera per salvarla.
L’alternativa è netta e non concede scampo:
o si perde la vita per amore – e allora la si guadagna,
come è per lui – oppure ci si illude di conservarla
con atti di egoismo, che spingono a possedere
beni e sicurezze immaginabili, e allora la vita sarà persa.
La domanda arriva a questo punto e sta a ricordare
che neppure tutte le ricchezze della terra, accumulate,
basteranno a fare la felicità di un… egoista nato.
Perché il vero accumulo per chi decide di seguirlo e imitarlo
sarà ciò che verrà donato. Vita compresa.
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Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9, 22-25
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà , ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà . Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».
Parola del Signore